Freddo e proteste popolari fallito lo sciopero in Francia

Freddo e proteste popolari fallito lo sciopero in Francia Elettrici e gasisti sono tornati in anticipo al lavoro Freddo e proteste popolari fallito lo sciopero in Francia Il maltempo ha aggravato i disagi - I socialisti, che non avevano aderito, accusano i comunisti di «non lottare per i veri interessi dei lavoratori» - Il salario minimo garantito terrà conto anche dell'aumento del prodotto nazionale oltre che dei prezzi (Nostro servizio particolare) Parigi, 26 novembre. Le proteste degli utenti ed il freddo hanno fatto fallire lo sciopero degli elettrici e dei gasisti, i quali sono stati indotti, alla fine della mattinata, a riprendere l'erogazione della corrente e del gas. Ieri sera, fra le dieci e le undici, la luce si spense improvvisamente in molti cinematografi e teatri. L'oscurità totale nelle strade ed il non funzionamento dei semafori aggravarono la circolazione già difficile a causa della neve, molte persone si trovarono bloccate negli ascensori, ed il malcontento contro gli scioperanti incominciò a manifestarsi dovunque c'era un po' di gente: si ironizzava, tra l'altro, sulla promessa dei sindacati di non togliere la luce per l'incontro dì calcio fra due grandi squadre. Intanto i bambini ed i vecchi avrebbero avuto freddo nelle loro case. Stamani, effettivamente, le case erano fredde, verso le otto si è fermata la metropolitana per mancanza di corrente e parecchi treni dì lavoratori sono rimasti bloccati nelle gallerie. Improvvisamente, verso le undici, la corrente è stata restituita. I dirigenti dèi sindacati comunisti, organizzatori dello sciopero, l'avevano interrotto avendo constatato che era controproducente. Erano sta■ti informati, infatti, che la gente imprecava contro di loro, alcuni scioperanti erano stati malmenati nei sobborghi di Parigi e manifestazioni di protesta erano in preparazione. Alcune si sono prodotte in provincia, particolarmente a Lione, a Bordeaux, a Troyes e sono state minacciose in vari centri. A Falaise (Normandia) i bottegai e le massaie, sostenuti dalla popolazione, hanno invaso la centrale elettrica e costretto gli scioperanti a restituire la corrente. A Troyes gli operai della metallurgia e I dei tessili hanno fatto altret- | tanto per non perdere una I giornata di lavoro. Gli scioperanti, del resto, sono stati soltanto il 53 per cento delle maestranze. I sindacati socialisti non si erano associati all'agitazione, considerando che era illogico provocare tanto disagio alla popolazione, per anticipare di un giorno o due soltanto l'inizio di trattative già decise. Oggi il segretario generale di « Force-Ouvrière » (socialista) accusa la Confederazione generale del lavoro di essere « più che mai lo strumento del partito comunista » e di non lottare per i veri interessi dei lavoratori ma per « l'avvento di un potere politico nuovo ». Il governo, che ha tenuto stamani il consiglio dei ministri settimanale, ha consta- tato il fallimento dello, scio pero, ed il sottosegretario Leo Hamon ha detto poi chenon è esclusa l'elaborazione di provvedimenti legislativi per regolamentarlo quando riguarda i servizi pubblici. Per migliorare le condizioni dei più umili il Consiglio dei ministri ha deciso che dal primo gennaio prossimo il salario minimo garantito terrà conto non soltanto del rialzo dei prezzi ma anche, ad intervalli regolari, dell'aumento del prodotto nazionale. * Il mantenimento dell'ordine pubblico è fra le maggiori preoccupazioni del governo, ed i tribunali incominciano a dimostrarsi severiDue studenti maoisti di diciannove e venti anni processati per «violenze ad agenti» sono stati condannati oggi ad un mese e a due me¬ si di prigione, più una multa, dal tribunale di Aix-enProvence. Due contadini che, giorni fa, « trattennero » un prefetto contro la sua volontà, hanno ottenuto la condizionale dal tribunale di Nan- ies- Loris Mannucci r~* Natale sull'onda del boom

Persone citate: Leo Hamon, Loris Mannucci

Luoghi citati: Bordeaux, Falaise, Francia, Lione, Normandia, Parigi