Nelle zone alluvionate un anno fa montano adeguate opere di difesa

Nelle zone alluvionate un anno fa montano adeguate opere di difesa Nelle zone alluvionate un anno fa montano adeguate opere di difesa Riunioni di pubblici amministratori e parlamentari - Le lagnanze principali vengono dal Biellese e dall'Astigiano - Un nuovo incontro a gennaio Un anno fa l'alluvldhe si è abbattuta sul Piemonte: decine di Comuni sconvolti dall'acqua, case distrutte, strade franate, campi ricoperti di melma. Morti e feriti. Una generosa gara di solidarietà vide impegnata tutta la nazione; tecnici e autorità compirono sopralluoghi e riunioni. Che cosa è stato fatto ad un anno dall'alluvione? La commissione parlamentare presieduta dal sen. De Marchi non ha ancora presentato le sue conclusioni. Nelle zone sinistrate la vita è tornata alla normalità. Le case sono state ricostruite, le strade rifatte. I campi arati. Ma da un giorno all'altro tutto questo può di nuovo andare in rovina, perché non è stata ancora trovata la soluzione al problema. Ieri presidenti delle Province piemontesi, sindaci dei Comuni alluvionati, parlamentari e tecnici si sono riuniti a Palazzo Cisterna, sotto la presidenza dell'aw. Oberto. Hanno posto le ba¬ si di una riunione, prevista per il prossimo gennaio, durante la quale dovranno essere discussi gli studi e 1 progetti per giungere ad una soluzione definitiva. L'Ires (Istituto di ricerche economiche e sociali) ha elaborato un progetto che sarà sottoposto allo studio degli enti interessati. Parlando della futura riunione, l'aw. Oberto ha detto: « Deve essere estremamente costruttiva e non limitarsi ad esprimere lamentele ». Dello stesso avviso è l'on. Ortona (pel), che ha detto fra l'altro: « Dallo studio dell'Ires emergono due elementi: primo che siamo troppo in ritardo nell'esecuzione dei lavori; secondo, che non sono ancora state superate le moltissime divergenze sull'affidamento dei lavori ». Il sindaco di Biella, Borri, ha auspicato « una legislazione che regoli la sistemazione del suolo. Sinora non st è agito organicamente e ragionevolmente in que¬ sto senso ». Per il dott. Casalvolone, consigliere provinciale di Vercelli, « esistono troppi studi: i biellesi vogliono che si operi concretamente ». Parere condiviso dai presidenti della Provincia di Vercelli, Petrini, e di Asti, Andriano. L'ing Gastoldi, del Consorzio provinciale di Novara, ha detto che « ad un anno dalle alluvioni ci si è riportati alla situazione preesistente al disastro. E' stato ricostruito il rotto, non si è preparata una difesa ». E' stata nominata una commissione con l'incarico di predisporre 1 lavori per la riunione di gennaio, formata dai presidenti delle varie Province, dal sindaco di Biella, da un rappresentante dell'Ires, dal geometri Doglianl e Blgnaml, dagli on. Ortona e Ferraris, dagli ingegneri Torazzi e Gastoldi. * Corso di paleografia — Le lezioni s'iniziano oggi alle 14 presso l'archivio di Stato, via Luzlo 4 (giardini reali).

Persone citate: Casalvolone, De Marchi, Ferraris, Oberto, Ortona, Petrini

Luoghi citati: Andriano, Asti, Biella, Novara, Piemonte, Vercelli