Un falangista si uccide per protesta anti-Franco

Un falangista si uccide per protesta anti-Franco Le "concessioni» del Caudillo all'Opus Dei Un falangista si uccide per protesta anti-Franco Ex ufficiale della Guardia del Generalissimo - «Siamo stati traditi» ha gridato all'uscita da una chiesa - E si è sparato al cuore (Nostro servizio particolare) Madrid, 24 novembre. Un falangista si è ucciso ieri mattina con due colpi di pistola al cuore dopo aver assistito alla Messa nella chiesa di Santa Barbara; le sue ultime parole sono state: « Siamo stati traditi ». Si tratta di Francisco Arranz, cinquantacinquenne, ex ufficiale della Guardia di Franco (una organizzazione squadrista ohe contava nel 1963 ottantamila aderenti suddivisi in ottocento centurie), attualmente funzionario del ministero degli allogai. Arranz, ieri mattina, è andato in chiesa, dove si è confessato e comunicato. Mettendosi bene in vista, ha poi cominciato ad arringare la folla dei fedeli, denunciando il «tradimento della Falange» da parte del regime spagnolo. Quindi è uscito dalla chiesa e, raggiunti i giardini Santa Barbara, dove un gruppo di falangisti era radunato per commemorare i caduti della guerra civile, si è sparato. E' noto che una frazione non indifferente della Falange rimprovera a Franco di avere svuotato di qualsiasi contenuto pratico il programma politico-sociale di José Antonio Primo De Rivera, il fondatore del movimento fucilato dai repubblicani ad Alicante nel '36. L'accusa trova sempre particolare accoglienza tra i vecchi falangisti, ai quali l'Arranz apparteneva. Questi falangisti, per esempio, hanno assai poco gradito la designazione di don Juan Carlos di Borbone come successore al trono di Spagna, ma soprattutto si ritengono soppiantati dall'Opus Dei, organizzazione confessionale che in questi ultimi tempi ha ispirato certi orientamenti del franchismo più «accettabili» per le democrazie occidentali. Il suicidio di Francisco Arranz ha seguito di poche ore la nomina, da parte del Caudillo, di Alefandro Rodrìguez De Valcarcel a nuovo presidente delle Cortes, in sostituzione, di Antonio Iturmendi, dimissionario per motivi di salute, Finot all'ultimo rimpasto governativo, Rodriguez De Valcarcel — che è un falangista abbastanza «aperto» — aveva ricoperto la carica di vice-segretario generale del Movimiento, il partito unico spagnolo nel quale è affluita nel 1937 la vecchia Falange. C'è chi dice che la nomina di Rodriguez De Valcarcel sia stata suggerita a Franco dal desiderio di calmare, per quanto possibile, il malcontento dei falangisti per la « preferenza » accordata dal vecchio dittatore aZZ'Opus Dei. Massimo Olmi mimi

Luoghi citati: Madrid, Spagna