Potere è responsabilità nella vita delle imprese

Potere è responsabilità nella vita delle imprese Potere è responsabilità nella vita delle imprese Le conclusioni del convegno imprenditoriale a Torino Attraverso quali strade è possibile assicurare la partecipazione di tutti i lavoratori alla vita dell'impresa? Il convegno del gruppo piemontese dell'Unione cristiana imprenditori dirigenti, conclusosi l'altro giorno nel salone delle conferenze del Museo dell'auto di Torino, ha cercato di dare una risposta a questo interrogativo. Dopo le relazioni si è svolto un dibattito, moderato dal vice-direttore de La Stampa Giovanni Giovannini, al quale hanno partecipato il vescovo Santo Quadri, il direttore generale della Fiat Niccolò Gioia, l'on. Borra, il prof. Comba, il prof. Golzio e numerosi altri operatori economici, sindacalisti, studiosi di problemi economici e sociali, amministratori pubblici, tra i quali l'on. Saba¬ tini e l'assessore comunale Dotti. I sindacalisti chiedono maggior potere nelle fabbriche e nella società per partecipare alle scelte e alle decisioni. Temono che la partecipazione, che considerano più teorica che reale, si riduca ad un espediente. (L'assessore Dotti ha comunicato che i sindacati non hanno ancora deciso se accettare di partecipare ai consigli di amministrazione delle aziende municipali di Torino). Gli imprenditori ed i dirigenti di imprese riconoscono l'esigenza di una maggiore partecipazione nelle aziende a condizione che « la partecipazione non sia intesa come uno strumento per sconvolgere o capovolgere il sistema ma come una comunità di interessi ». s. d. v.

Persone citate: Comba, Giovanni Giovannini, Golzio, Niccolò Gioia, Santo Quadri

Luoghi citati: Torino