Il Salone dell'automobile offre un milione a Specchio dei tempi

Il Salone dell'automobile offre un milione a Specchio dei tempi Il Salone dell'automobile offre un milione a Specchio dei tempi Per il fondo di solidarietà - Altre due offerte anonime: 800 mila lire all'Istituto per la lotta ai tumori e mezzo milione al lebbrosario nella giungla Il Salone internazionale dell'automobile ha offerto un milione a Specchio dei tempi da destinarsi al fondo di solidarietà; quel fondo a cui la rubrica attinge ogni giorno per alleviare disagi economici, risolvere problemi urgenti, portare un aiuto fraterno dove il bisogno è più angoscioso. L'offerta era accompagnata da una lettera del presidente Rodolfo Biscaretti: « Il 51" Salone si è concluso registrando un rinnovato successo grazie anche all'autorevole e determinante appoggio che La Stampa e Stampa Sera hanno voluto dedicare alta manifestazione ». Specchio del tempi ha ricevuto questa settimana altre due offerte rilevanti, entrambe anonime, che meritano d! essere segnalate. Ai nostri uffici si è presentata una signora, ha tiralo fuori dalla borsetta un involto: 80 biglietti da 10 mila lire. « Vi prego di consegnare queste 800 mila lire — ha detto con un timido sorriso (come se volesse scusarsi del disturbo anziché accettare la nostra gratitudine) — ad un Centro per la lotta contro i tumori ». Nient'altro. Forse nella sua famiglia qualcuno è morto per la tremenda malattia, forse — ce lo augu¬ riamo di tutto cuore — il suo gesto era ispirato semplicemente dal desiderio di contribuire alle ricerche per salvare tante vite umane. Abbiamo versato le 800 mila lire al prof. Caldarola, direttore dell'Istituto di oncologia (annesso all'ospedale « S. Giovanni » di Torino) e del Centro « Fede Focardi Valletta » per la diagnosi e le cure precoci dei tumori. Il prof. Caldarola è stato molto sensibile alla generosa offerta dell'ignota signora, come risulta dalla lettera che ci ha Inviato: «Nell'assicurare di aver trasmesso l'oblazione all'amministrazione del nostro Ente, desidero vivamente ringraziare La Stampa per l'amichevole considerazione avuta nei confronti della mia organizzazione, che tantb necessita di contributi per il rinnovamento continuo di apparecchiature e strutture che si rendono oggi necessarie per l'efficace e moderna lotta contro il cancro. Al mio ringraziamento unisco quello dei miei collaboratori ». Ieri mattina, la posta ci na consegnato un assegno di mezzo milione. Era accompagnato da poche righe, proveniva da una città del Piemonte. « Prego devolvere questo assegno ad un ospe¬ dale missionario. L'offerta deve risultare anonima, come pure la città di provenienza. Grazie e distinti saluti ». Per firma soltanto un cognome, tra 1 più comuni e quindi difficilmente collegabile ad una singola persona. Di ospedali missionari ne esistono centinaia, In Africa e in Asia, nelle sperdute regioni dell'America del Sud o in Australia. Svolgono tutti un compito meritorio, grazie all'abnegazione di religiosi e suore di ogni nazionalità. Confidiamo di non deludere l'anonimo lettore aggiungendo la sua offerta a quelle che continuano a pervenirci per 11 « Lebbrosario nella giungla », creato dal salesiano Padre Mantovani nelle foreste dell'India e dedicato a Giovanni XXIII. Il coraggioso missionario è deceduto prima che la sua grande opera di fratellanza cristiana fosse realizzata appieno, ma i suoi confratelli l'hanno proseguita con lo stesso amore e disinteresse assistendo migliaia di creature devastate dalla lebbra e altre infermità. Per il lebbrosario abbiamo finora raccolto 41.997.955 lire:. le 500 mila offerte dal lettore prolungheranno l'esistenza di altri sventurati, sfameranno altri bambini nelle zone più misere dell'India.

Persone citate: Caldarola, Focardi, Giovanni Xxiii, Mantovani, Rodolfo Biscaretti

Luoghi citati: Africa, America Del Sud, Asia, Australia, India, Piemonte, Torino