Il ruolo dell'aeroporto di Caselle nella programmazione regionale

Il ruolo dell'aeroporto di Caselle nella programmazione regionale Dare a Torino quello che le spetta Il ruolo dell'aeroporto di Caselle nella programmazione regionale Dichiarazioni del prof. Benacco: «11 progetto di sviluppo reputa necessarie una nuova pista, una più efficiente aerostazione e altre opere da realizzare entro il '72 con l'investimento di 6 miliardi. Preoccupiamoci di fare qualcosa e non perdiamo tempo » A Milano in occasione del ventennale della « Sea », la società cui è affidato l'esercizio di Linate e della Malpensa, il presidente del Consiglio on. Rumor ha detto: « In un paese moderno, tecnicamente e socialmente avanzato, gli aeroporti sono tra i fulcri dei commerci, del turismo e dei nuovi rapporti. Il loro ruolo è fondamentale per lo sviluppo dell'Italia e il governo dovrà intervenire affinché si adeguino alle nuove situazioni per sostenere il meraviglioso e vertiginoso incremento dei servizi aerei ». Dopo l'accordo di collaborazione tecnico-scientifica fra Italia e Stati Uniti il ministro dell'Aviazione civile onorevole Gaspari ha dichiarato: « Nel settore dei trasporti aerei siamo a una battuta d'arresto per le congestioni di traffico negli aeroporti più importanti e sopra di essi; quindi anche qui c'è la necessità della collaborazione e degli interventi previsti dal memorandum ». In una intervista rilasciata all'agenzia Airpress il presidente dell'Iri prof. Petrilli ha affermato: « E' imminente una più ampia evoluzione dell'aviazione commerciale nella prospettiva di un mercato dominato dai trasporti aerei di massa ». Ha quindi soggiunto che per integrare l'apporto che già dà all'aviazione commerciale italiana «Viri è disponibile, se interessato dal governo, a costruire aeroporti e a gestirli autonomamente ». Sono parole di queste ultime settimane. Danno una misura della viva attualità del problema degli aeroporti, dell'interesse che suscita, delle attenzioni che attira. A Torino che cosa si fa? Finora non si è concluso molto o, come ci ha scritto il presidente del comitato regionale per la programmazione economica, professor Renaccb, « si è perso tempo in discussioni tra partigiani della Malpensa e sostenitori di Caselle ». « La questione — aggiunge Benacco — deve essere al contrario inquadrata in una visione programmatica, coerente con le scelte effettuate dal Cipe (Comitato per la programmazione economica) nell'insieme dei problemi aeroportuali italiani anche sotto l'aspetto dtlla specializzazione. Il piano di sviluppa piemontése è esplicito. Per il periodo 19661970 indica come ragionevolmente perseguibili interventi rivolti a qualificare Caselle come aeroporto a medio raggio, e anche in grado di inserirsi nel movimento a lungo raggio con funzioni sussidiarie. Reputa quindi necessarie una nuova pista, una più efficiente aerostazione e altre opere da realizzare entro il 1972 con l'investimento di 6 miliardi ». «Più che dedicarsi a discussioni inutili sulla sussidiarietà o no di Caselle rispetto ad altri aeroporti, sarebbe meglio preoccuparci del fatto che dei previsti ampliamenti per 6 miliardi poco è stato fatto. Si assolvano questi impegni, di un piano che sta ormai per scadere e se lo sviluppo del traffico lo richiederà si potrà poi richiedere per Caselle un ruolo più importante. Nel contempo si migliorino i collegamenti terrestri con la Malpensa, perché le agili interconnessioni tra scalo e scalo saranno sempre indispensabili qualunque sia il ruolo assegnato agli stessi scali ». Il prof. Renacco cosi conclude: « Sono sempre più convinto che per risolvere il problema di Caselle si debba ragionare in termini di " sistema " aeroportuale, anziché di aeroporti. Tanto più che Caselle è in un'area, quella padana, che, appena eliminata la strozzatura economica che ancora la separa dal Meridione, si collocherà nel contesto europeo come una forte area, al pari di quelle del Rodano, del Reno e della Senna: un'ampia prospettiva nella quale l'aeroporto di Torino diventa qualcosa di più del magnete dei traffici dell'intera regione e che conferma l'importanza della soluzione che sarà data alle comunicazioni di superficie. Soltanto ragionando in questo modo si potrà superare la visione municipalistica in cut ci si ostina a mantenere il problema, anche se questa non esclude affatto, anzi aumenta, l'esigenza di provvedere senza altri ritardi al potenziamento di Caselle ». *

Persone citate: Gaspari, Petrilli, Renacco, Rumor

Luoghi citati: Italia, Milano, Stati Uniti, Torino