L'autonomia in Alto Adige

L'autonomia in Alto Adige ANALISI L'autonomia in Alto Adige (Sabato la Volkspartei deciderà se accettare il «pacchetto» del governo) Bolzano, 19 novembre. Svolta decisiva per l'Alto Adige. Sabato prossimo si aprirà a Merano il Congresso straordinario della Sudtiroler Volkspartei, il partito che raccoglie e interpreta la grande maggioranza della popolazione di lingua tedesca. Mille e cento delegati in rappresentanza di 53 mila iscritti dovranno pronunciarsi sul « pacchetto », cioè approvare o respingere quell'insieme di norme che, allargando notevolmente la attuale autonomia della provincia di Bolzano, pone i presupposti per la definitiva chiusura del problema altoatesino. Lo stesso dilemma — sì o no al « pacchetto » — fu affrontato un mese fa, il 20 ottobre, dall'esecutivo della Svp. Dopo lungo dibattito, svoltosi a porte chiuse, l'ala moderata, favorevole all'approvazione, guidata dall'attuale presidente del partito Silvius Magnago, ebbe la meglio sui « duri » dell'opposizione capeggiati dai due vicepresidenti del partito, Brugger e Dalsass, nonché dall'on. Dietl, agli occhi dei quali il « pacchetto » costituisce un insufficiente e pericoloso compromesso che pregiudica una più radicale soluzione del problema. In quell'occasione, dei 66 membri dell'esecutivo presenti — su un totale di 69 — 41 votarono per l'accettazione, 23 si dichiararono contrari, 2 si astennero. In percentuale: 62,2 "A prò, 34,8 "A contro. Naturalmente una decisione di tanta importanza non poteva essere presa da un organo ristretto, andava consultata la base che si esprimerà appunto attraverso il Congresso straordinario di sabato. In questi ultimi trenta giorni la Svp ha organizzato centinaia di riunioni in tutta la provincia, i maggiori rappresentanti delle due correnti hanno battuto ogni vallata per illustrare i termini del problema, i vantaggi o gli svantaggi della soluzione proposta. Impresa difficile perché il « pacchetto » è un insieme di norme tutt'altro che semplici. Per comprenderne appieno la portata occorre una somma di conoscenze in materia di diritto internazionale, costituzionale, civile, amministrativo che solo pochi esperti possono avere. Di fronte ad assemblee composte in prevalenza da contadini, artigiani, piccoli commercianti, gli esponenti del- partito sono stati costretti a semplificare al massimo la questione. Così Silvius Magnago e gli altri rappresentanti dell'ala moderata hanno insistito sugli innegabili vantaggi offerti dal «pacchetto», hanno sottolineato che la provincia di Bolzano verrà ad avere una competenza primaria (cioè in pratica non dipenderà più da Trento) in ben 22 materie: viabilità, agricoltura e foreste, turismo, industria alberghiera, lavori pubblici di interesse provinciale, edilizia sovvenzionata, ecc.; hanno fatto notare che, se il « pacchetto » passerà, l'assunzione negli impieghi statali.e parastatali avverrà sulla base della proporzionale etnica, cioè due terzi di lingua tedesca, un terzo di lingua italiana; e hanno concluso dicendo che, qualora il Congresso si lasciasse sfuggire questa occasione, tutto tornerebbe in alto mare per chissà quanti anni. Gli oppositori per contro, hanno sottolineato tutte le richieste che non sono state accolte insistendo particolar. mente sullo scoglio della procedura per il bilancio. Dalle assemblee di questo mese è risultato che gli abitanti dei centri maggiori, piccoli commercianti, albergatori, operai, sono per la accettazione; i contadini dei « masi chiusi », i montanari delle vallate tendono invece al no. In generale si ritiene che al Congresso la tesi di Magnago otterrà la maggioranza, ma con una percentuale inferiore a quella ottenuta nell'esecutivo. Lunedì scorso il presidente Magnago ha fatto sapere che, se il Congresso boccerà il « pacchetto » egli, dopo più di vent'anni di ininterrotta leadership, abbandonerà la direzione del partito. Gaetano Tumiatì W| i.V MERANO - :. BOLZANO BRESSANONE 1 S TREVISO.

Persone citate: Brugger, Dalsass, Dietl, Silvius Magnago

Luoghi citati: Bolzano, Bressanone, Magnago, Merano, Trento, Treviso