Indagine nell'ambiente familiare e sulla personalità di Anna Nava

Indagine nell'ambiente familiare e sulla personalità di Anna Nava Dichiarazione del Presidente del Tribunale dei minorenni Indagine nell'ambiente familiare e sulla personalità di Anna Nava Non è al « Buon Pastore », ma affidata a un'equipe di medici che decideranno la sua sorte - « L'istituto di correzione è come l'ospedale: si ricoverano solo i casi più gravi. Gli altri si curano in famiglia » - Il rapitore Calò vaga per la collina, tutti lo respingono Anna Nava non è ricoverata i al « Buon Pastore ». Spiega il presidente del Tribunale del Minorenni, dott. Romano: « E' altldata all'Istituto di osservazione, che soltanto topograficamente coincide con l'Istituto di correzione. Qui Anna può trovare un'ospitalità tranquilla, serena, mentre un* "equipe" di medici e di assistenti sociali esamina il suo caso. Una duplice Inchiesta: sulla sua personalità e sull'ambiente familiare. Perché purtroppo è vero, come notava " La Stampa ", che dietro a questi casi c'è sempre una famiglia disgregata ». Poi gli esperti suggeriranno la migliore delle soluzioni: « Non si esclude affatto — dice il magistrato — che possa consistere nell'affidamento a una famiglia o nella ricerca di un posto di lavoro. Il ricovero al " Buon Pastore " è un rimedio per ì casi estremi. L'istituto è come l'ospedale: ospita i casi più gravi. Ma il novantanove per cento delle malattie si cura in famiglia ». Aggiunge il magistrato: « Non si creda che il ricorso all'istituto di correzione sia frequente. Riceviamo circa 200 pratiche al giorno, tutte di estrema ' delicatezza, e i due giudici del Tribunale cercano di esaminarle con lo scrupolo più assoluto, malgrado la penuria di mezzi e di personale che ho già avuto occasione di denunciare. E si cerca la collaborazione del Comune, della Provincia, per risolvere la maggior parte di questi casi nel migliore dei modi, cercando di recuperare gli adolescenti a una vita equilibrata e normale senza ricorrere al " Buon Pastore " ». Per quello che riguarda 11 ricorso del padre di Anna, restituito due anni fa con la richiesta di un deposito di mille lire, il giudice afferma: « Purtroppo esistono leggi e regolamenti che noi per primi siamo tenuti ad osservare. Ma concordo sul fatto che l'intervento risanatore della giustizia non debba essere sottoposto ad alcuna formalità ». Per gli altri tre minorenni coinvolti nella fuga di Anna, la vicenda si è conclusa nel migliore dei modi: sono stati scarcerati, perché anche nella peggiore delle ipotesi il reato di cui potrebbero essere accusati non prevede il mandato di cattura. Al bar Rampone, di via Po, ieri c'era aria di festa per il ritorno di Nicola Scognamillo. Tutta la famiglia e 1 clienti presenti hanno brindato. Dice il padre, Luigi, che gestisce 11 locale con l'aiuto del figli: « La sapevo che Nicola non aveva fatto niente di male ». Nicola, un po' 'imbarazzato, aggiunge: « Ho aiutato Anna solo per amicizia. Ero preoccupato, perché mi diceva che sì sarebbe uccisa se non l'avessi aiutata d fuggire. Ma non m'immischlerò più in queste storie. Il carcere era pulito, si mangiava bene, ma non auguro a nessuno di passarci tre giorni. Sembra di impazzire». Diffidente e scontroso Roberto Manzone. Socchiude la porta, occhieggia accigliato: « Non so nulla, non dico nulla ». Il terzo, Pino Cannone, afferma laconico: «Anch'io mi sono messo nei pasticci solo per aiutare un'amica ». Il rapitore, Amerigo Calò, é sempre latitante, ma non ha lasciato la collina dove vive praticamente all'addiaccio. L'altra sera 11 contadino che ha subaffittato da lui la cascina « Berla Grosso » si è sentito chiamare. Era lo sfregiato, nascosto dietro l'angolo della casa: « Esci, ti devo parlare ». Il Grosso ha richiuso la porta: « Non voglio storie, non mi immischiare ». Poi dalla finestra ha chiamato la famiglia vicina, perché telefonasse alia polizia: « Slamo usciti e, alla luce delle torce, abbiamo perlustrato I cespugli. Ma non c'era più nessuno ». Aggiunge: « Questa storia mi crea grossi grattacapi. Mia moglie ha paura, non vuole restar sola, oggi non sono potuto andare a lavorare. Spero che il Calò si costituisca ». La madre di Anna Nava con il convivente Francesco Cannone: « Rivoglio mia figlia » -1 ei 11 tui mi in i ni i tiiin ìiiìi Minili 1111 : i 1111 i 11 e 11111 ) 1111 111 : i 11 m i in i in i imi in in i inni 11 ni 111111111 i i i n 111 !t 11 i 11 u 11111 1111M i r M1111 ìi 111111 i i m i

Persone citate: Amerigo Calò, Anna Nava, Francesco Cannone, Nicola Scognamillo, Pino Cannone, Rampone, Roberto Manzone