Benvenuti pensa a vincere per k.o. ma rischia grosso contro Rodriguez
Benvenuti pensa a vincere per k.o. ma rischia grosso contro Rodriguez A S. Vittoria d'Alba il campione del mondo prepara una tattica troppo audace? Benvenuti pensa a vincere per k.o. ma rischia grosso contro Rodriguez Perplessità per il nuovo stile di boxe del triestino - Una guardia spavalda, un'aggressività esasperata, con scarsa protezione difensiva - Nino fa spettacolo, ma prende troppi colpi - La conferma di questi timori nell'allenamento di ieri contro il fuoriclasse spagnolo Carrasco - Benvenuti comunque ha una cieca fiducia in sé stesso e nei metodi del trainer italo-americano Al Silvani (Dal nostro inviato speciale) Santa'Vittoria, 14 nov. Oggi non è giorno di visita. Per assistere all'allenamento di Nino Benvenuti, bisogna barare un poco, confondersi con la piccola folla di curiosi che attende il canipione del mondo nella palestra-teatro della Cinzano, mimetizzarsi in un angolo buio del palcoscenico, per evitare che il dito minaccioso di Al Silvani indichi perentoriamente l'uscita al cronista indiscreto. Il fuoriclasse triestino è al centro di animate discussioni, a poco più di una settimana dal match di sabato prossimo a Roma, nel quale difenderà il titolo dei pesi medi di fronte al cubano Luis Ródriguez. Nino, com'è noto, ha cambiato radicalmente sistema di preparazione. Ai metodi tradizionali, impostati ad un'elementare e saggia prudenza, di Toni Caneo, ha preferito lo stile americano di Al Silvani, uh « trainer » che ha preparato — sembra — diversi campioni statunitensi. Un cambiamento di rotta troppo brusco che non poteva non suscitare perplessità e preoccupati commenti. E' difficile, .a trentun anni, dopo aver combattuto sempre badando soprattutto alla difesa, trasformarsi di colpo in uno spericolato attaccante, che avanza a guardia abbassata, cercando la lotta anziché sfuggirla. Sotto questo profilo l'allenamento disputato ieri da Benvenuti aveva scatenato un certo allarme. Opposto al peso massimo argentino Menno, Nino aveva attraversato un paio di momenti difficili ed Al Silvani era dovuto intervenire di forza, per evitare che la situazione si facesse piuttosto critica. Quello che si è visto oggi, da un angolo della palestra di Santa Vittoria, non ha contribuito certo a chiarire i dubbi. Benvenuti, sotto l'attento controllo di AI Silvani, ha lavorato con molto impegno: sei riprese di esercizi («vuoto », sacco, pera e ginnastica a terra) e sette riprese di guanti. Agli abituali « sparring-partners », l'argentino Aguilar, ed i negri americani Floyd e Owens, si è aggiunto un allenatore di eccezione, il campione d'Europa dei pesi leggeri Pedro Carrasco. Non si sa se sia stato Benvenuti a chiedere la collaborazione del pugile spagnolo, o se sia stato Carrasco a sollecitare l'onore di fare 1 guanti col campione del mondo. Dall'occasionale accoppiamento è nato comunque uno scontro ad alto livello agonistico, tra due autentici fuoriclasse, decisi a superarsi a vicenda senza tener troppo, conto della natura amichevole di un allenamento. Benvenuti, sinistro basso, pronto a picchiare da qualsiasi posizione, testa e tronco in continuo morànento, ha logicamente mostrato una certa prevalenza, soprattutto sul piano fisico, su un rivale più leggero di lui di una dozzina di chilogrammi. Carrasco ha finito le due riprese col naso gonfio e sanguinante, ed il suo manager Casadei, arrivato in quel momento della Spagna, ha interrotto lo spettacolo fuori programma, non tollerando, giustamente, certe bravate. Ma in quei sei minuti di lotta Nino, troppo aperto, troppo spavaldo, ha incassato con una smorfia un paio di precisi destri del fuoriclasse spagnolo. E, in queste fasi critiche per il campione del mondo, non si è potuto fare a meno di pensare a quel che potrebbe succedere, con una tattica « ka- mikaze » come questa, di fronte ad un avversario dell'esperienza e del valore di Ródriguez. L'impressione che si trae da questi' allenamenti è sconcertante. Benvenuti, che ha una fiducia cieca in Al Silvani, ha scelto la strada del rischio, fidando in una durissima e meticolosa preparazione fisica per trasformarsi, validamente, nel contrario di sé stesso. Nino, il suo comportamento in palestra parla per lui, cerca 11 clamoroso k. o. sul ring di Roma, il nome ed il prestigio dell'avversario lo sollecitano a questa grande impresa. Ha risorse tali di classe e di mestiere che non si può certo escludere che gli allarmi di questi giorni svaniscano d'incanto quando 11 triestino salirà sul ring contro Ródriguez. Le preoccupazioni, tuttavia, restano, almeno per il momento: si può vincere per k. o., ma si può anche andarci, questo temono, senza dirlo apertamente, tutti gli amici di Benvenuti che assistono, senza possibilità di intervenire, alla radicale trasformazione imposta da Al Silvani al campione del mondo. Nino comunque) è tranquillo, fiducioso. t!orride alle critiche e dice: «Vedrete, il match con Ródriguez mi darà ragione: Una settimana ancora e poi lo sapremo. Gianni Pignata S. Vittoria d'Alba. Benvenuti, dopo l'allenamento, assieme con il trainer Al Silvani
Luoghi citati: Europa, Roma, S. Vittoria D'alba, Santa Vittoria, Spagna
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