Altre 50 denunce per violenze Incidenti davanti alla Lancia

Altre 50 denunce per violenze Incidenti davanti alla Lancia Mentre continuano gli scioperi dei metalmeccanici Altre 50 denunce per violenze Incidenti davanti alla Lancia Un esposto presentato dalla Fiat per gli episodi avvenuti martedì e mercoledì negli uffici del Lingotto e di Stura - Una delle accuse : sequestro di persona - Ventinove dipendenti sono sospesi a « titolo cautelativo» - Intimidazioni ieri contro gli impiegati della Lancia per costringerli a scioperare, un ferito La Fiat ha denunciato Ieri alla Procura della Repubblica altri 50 operai per atti di violenza compiuti durante gli scioperi articolati del giorni scorsi. L'Imputazione più grave è di sequestro di persona ed è mossa contro un gruppo di dimostranti della Lingotto per l'assalto alla palazzina degli uffici avvenuto martedì 11. In quella circostanza gli impiegati sono rimasti bloccati negli uffici alcune ore e la polizia II ha liberati entrando nello stabilimento con duecento agenti. Le altre denunce riguardano 1 tafferugli avvenuti alla Fiat dt Stura mercoledì 12. Questa volta 1 dimostranti hanno invaso gli uffici per far scioperare gli Impiegati. Un sorvegliante è rimasto ferito. In seguito alle denunce la Fiat ha sospeso 29 operai « a titolo cautelativo », in attesa di conoscere la sentenza della magistratura. I sospesi appartengono 16 al Lingotto, 10 Miraflori, 2 Avlo. 1 Velivoli; sono Iscritti a diversi sindacati Firn, Fiom e Uilm. In proposito il segretario della Firn Cisl Tridente ha dichiarato: « Queste nuove denunce confermano che net giorni decisivi, mentre si cerca uno sblocco alla vertenza, l'azienda gioca la carta della repressione per tentare conclusioni al ribasso e obbligare i sindacati ad una azione difensiva ». Sono proseguiti Ieri gli scioperi articolati negli stabilimenti metalmeccanici, esclusa la Fiat dove si è lavorato per consentire la regolare consegna delle buste paga. Soltanto gli addetti alla linea motori della Miraflori hanno fatto una breve fermata. E' stata una protesta per il ritardo nel pagamento del saldo della Cassa integrazione agli operai sospesi In settembre per « mancanza di pezzi a dovuta agli scioperi articolati di altri reparti. Sulle spettanze della Cassa di integrazione la Fiat ha già versato un acconto. Ma si è riservata di pagare il saldo dopo la definizione della pratica. Anche ieri la giornata non è stata calma. Si sono ripetuti episodi di intolleranza nel confronti degli impiegati e questa volta contro i dipendenti della Lancia. L'agitazione nella fabbrica doveva durare due ore, dalle 8 alle 10, ma si è prolungata con un assedio di gruppi di dimostranti al grattacielo degli uffici. Dalle officine e dall'esterno Manno cercato di forzare gli Ingressi per entrare nell'edificio e far uscire gli impiegati. Sono stati tenuti lontani da polizia e carabinieri. Verso le 10 parte degli impiegati sono usciti dallo stabilimento. La polizia ha formato un cordone per evitare Incidenti. Ci sono stati lanci di bulloni, insulti e sputi. GII operai hanno chiesto allora di inviare una delegazione negli uffici per controllare che all'interno non si lavorasse. Dopo una prima risposta negativa è stato consentito l'ingresso ai membri della commissione interna. Gli estremisti hanno protestato: «Non ci fidiamo di una delegazione di sindacalisti ». Poi hanno cercato di entrare nel palazzo da una porta delle officine. Sono stati respinti dai sorveglianti. Soltanto verso mezzogiorno è tornata la normalità. Durante 1 tafferugli l'impiegato Giovanni Ronco è rimasto ferito ed è dovuto ricorrere alle cure dei medici del Maria Vittoria. Guarirà in cinque giorni. In una nota le organizzazioni sindacali affermano che « la manifestazione alla Lancia si è svolta senza particolari danni per gli impianti e senza violenze fisiche nei confronti degli impiegati che uscivano dal grattacielo a. Accusano inoltre la direzione dell'azienda di aver a assunto in queste ultime settimane una posizione provocatoria con pressioni sugli impiegati e con la sistematica organizzazione del crumiraggio ». Oggi si annunciano scioperi articolati soltanto alla Rlv. Lunedi alle 18 nel salone della Camera del Lavoro si svolgerà un'assemblea di attivisti, delegati, membri di commissione interna e lavoratori della Cgil, Cisl, Uil e del Sida per decidere le modalità dei prossimi scioperi che, secondo il calendario già stabilito in sede nazionale, dovrebbero protrarsi sino al 30 novembre. L'intervento del ministro del Lavoro con la convocazione delle parti potrebbe modificare la situazione. I nuovi sviluppi della vertenza verranno esaminati oggi a Milano dal consiglio nazionale della Fim-Cisl. Bancari — Proseguono le sospensioni articolate per gruppi di aziende. Ieri hanno fatto uno sciopero di 24 ore 1 seguenti istituti: Banco di Roma con astensioni del 99 per cento. Banca Nazionale del Lavoro 98 per cento. Cassa di Risparmio 97 per cento. Centro elettrocontabile del San Paolo 95 per cento. Banca Popolare di Novara 80 per cento. Uno sciopero di 24 ore è stato fatto anche nelle banche locali che hanno un contratto diverso concordato con l'Associazione piemontese del credito. Si tratta dei seguenti istituti: Banca Anonima di Credito; Banca Mobiliare Piemontese; Banca Brignone; Banca Ceriana; Banca Cooperativa di Castellamonte; Banca di Cavour; Banca Piemonte. I sindacati comunicano che le astensioni nelle banche locali hanno raggiunto una percentuale media del 90 per cento. Lunedi resteranno chiusi per 24 ore l'Istituto San Paolo, 11 Banco di Sicilia e la Banca Commerciale.

Persone citate: Giovanni Ronco, Manno

Luoghi citati: Castellamonte, Milano, Novara, San Paolo