Londra: anche in ottobre commercio estero attivo

Londra: anche in ottobre commercio estero attivo Per il terzo mese consecutiTo Londra: anche in ottobre commercio estero attivo (Nostro servizio particolare) Londra, 13 novembre. In ottobre la bilancia commerciale britannica è stata attiva, sia pure di poco, per il terzo mese consecutivo. In ottobre l'Inghilterra ha esportato per 636 milioni di sterline (954 miliardi di lire), con un incremento di 4 milioni di sterline al confronto di settembre. Anche le importazioni sono però salite toccando i 688 milioni di sterline (1032 miliardi di lire). La differenza tra esportazioni e importazioni indicherebbe in verità un disavanzo di 52 milioni di sterline: ma il Board of Trade include, come al solito, nei suoi conteggi talune voci « invisibili » tradizionalmente favorevoli a Londra, come i noli marittimi: e in questo modo arriva ad un surplus di tre milioni di sterline, quattro miliardi e mezzo di lire. Gli stessi calcoli avevano dato per il mese di agosto un attivo di 40 milioni di sterline, e di 25 milioni di sterline per il mese di settembre. Questo sensibile calo ha suscitato una certa delusione nella City, e all'annuncio dei dati oggi a mezzogiorno la sterlina è scesa bruscamente di sei punti, da 2,3972 dollari a 2,3966. Nelle previsioni sulla bilancia di ottobre si sperava in un attivo di almeno dieci milioni di sterline. Il ministero del Commercio osserva tuttavia che l'andamento degli scambi con l'estero rimane positivo e che le esportazioni continuano a salire. Se si fa la media dell'ultimo trimestre, l'attivo mensile è di 23 milioni di sterline, contro un passivo medio di 25 milioni nel periodo aprile-giugno. In Whitehall si afferma che quando si terrà conto di tutte le entrate «invisibili», dal turismo alle assicurazioni, il quadro della bilancia dei pagamenti di ottobre darà un surplus di circa 33 milioni di sterline, equivalente ad un attivo annuo di quasi 400 milioni di sterline e cioè migliore del traguardo (300 milioni di sterline) che il Cancelliere si era proposto nel suo budget e negli impegni con il Fondo monetario internazionale, c. c.

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