Processato l'operaio che uccise l'amante e il fidanzato in auto

Processato l'operaio che uccise l'amante e il fidanzato in auto Processato l'operaio che uccise l'amante e il fidanzato in auto In Assise a Milano - L'imputato è un trentaquattrenne padre di tre bimbe - La ragazza, 26 anni, voleva rompere la relazione con l'amico (Dal nostro corrispondente) Milano, 13 novembre. « Non volevo ucciderla. Era tutto per me. Non so che cosa mi abbia preso, è stato un momento di follia ». I giudici della Corte d'Assise hanno ascoltato questa mattina l'autodifesa di Gaetano Impelliccieri, un operaio di 34 anni, sposato, padre di tre bambine che ora hanno rispettivamente nove, otto e sette anni. Gaetano Impelliccieri, abbandonato dalla giovanissima amante che voleva sposarsi ed avere una vita regolare, è diventato un assassino, ha ucciso la donna ed il suo fidanzato, ha sparato senza rendersi conto di quello che faceva. Questa, almeno, è la sua autodifesa. L'episodio avvenne il 15 novembre 1967. Gaetano Impelliccieri, di origine calabrese, aveva conosciuto tempo prima una bella ragazza, anche lei meridionale, Maria Bellanova, di 26 anni. La giovane viveva con uno zio, con il quale però decise di rompere i rapporti. Chiese ospitalità ad alcuni amici. Fu Gaetano Impelliccieri, insieme con la moglie Maria La Spada, ad accogliere in casa la Bellanova. L'ospitalità, però, ' si tra¬ sformò ben presto in qualcosa di più profondo. Innamoratosi della giovane, Gaetano Impelliccieri venne scoperto dalla moglie, che alla fine riuscì a far allontanare la graziosa ospite. L'operaio, però, non rinunciò all'amante: per lei affittò un alloggetto a Quarto Oggiaro, alla periferia di Milano. Qui l'andava a trovare sempre più spesso, sempre follemente innamorato. Nella vita della ragazza, però, entrò ad un certo punto Agostino Severini, 26 anni, fratello del celebre campione di ciclocross Amerigo Severini. Il giovane si innamorò della Bellanova e le chiese di sposarlo. La possibilità di farsi finalmente una famiglia regolare trasformò Maria Bellanova, che cercò di rompere la sua relazione con l'Impelliccieri. Quando quest'ultimo venne a saperlo affrontò il rivale. « Sposala pure — gli disse — ma permettimi almeno dì vederla ancora qualche volta. Non posso fare a meno di lei ». Gaetano Impelliccieri ottenne un rifiuto: incapace di rinunciare all'amante, il 15 novembre 1967 attese davanti alla fabbrica dove lavorava la Bellanova, la vide uscire, e raggiungere il fidanzato. I due giovani si allontanarono sulla loro auto. Gaetano Impelliccieri li inseguì e li sorprese in una strada poco frequentata. Aperta la portiera posteriore, estrasse la rivoltella e sparò cinque colpi, uno dietro l'altro senza nemmeno mirare. Maria Bellanova e il fidanzato vennero colpiti a morte. Gaetano Impelliccieri, però, non sapeva di averli uccisi. Dopo avere vagato per qualche ora senza meta, si costituì ai carabinieri. g. m. *

Persone citate: Agostino Severini, Amerigo Severini, Bellanova, Maria Bellanova, Maria La Spada

Luoghi citati: Milano, Quarto