Di nuovo arrestato il padre del giovane uxoricida sardo

Di nuovo arrestato il padre del giovane uxoricida sardo Verrà processato in febbraio a Genova Di nuovo arrestato il padre del giovane uxoricida sardo E' un colonnello di 80 anni - Condannato a 24 anni perché implicato nell'assassinio della nuora, venne assolto in appello La Cassazione ha però deciso la ripetizione del dibattimento (Dal nostro corrispondente) Cagliari, 13 novembre. (m. g.) I carabinieri di Cagliari hanno arrestato oggi il colonnello Antonio Lutzu, di 80 anni. Il Lutzu, condannato a 24 anni di reclusione dalla Corte di Assise di Cagliari, perché implicato nell'uccisione della nuora, 'Domenicangela Atzas, fu assolto con formula dubitativa nel processo d'appello. Contro questa sentenza si appellò il procuratore generale e la Cassazione ha deciso la ripetizione del .processo. Da qui il nuovo mandato di cattura contro il colonnello Lutzu, che verrà giudicato il 24 febbraio prossimo dalla Corte di Assise d'appello di Genova. Domenicahgela Atzas, una giovane di Sedilo, prima di sposare Francesco Lutzu, figlio del colonnello, aveva lavorato come domestica in casa Lutzu. Venne uccisa la sera del 21 luglio del 1961 al bivio per Borore, mentre rientrava in auto, col marito, a Noragugume, un piccolo paese in provincia di Nuoro. L'auto dovette fermarsi perché la strada era stata sbarrata con alcuni massi. Subito dopo, da dietro un muretto, furono sparate alcune fucilate. Francesco Lutzu fuggì a piedi fino alla caserma dei carabinieri di Borore che si recarono sul luogo della sparatoria, dove trovarono Domenicangela Atzas ormai morta. Dopo lunghe indagini furono ' accusati del delitto Francesco Lutzu, suo padre Antonio e Margherita Sequi, una giovane insegnante elementare, molto bella, che aveva una relazione col marito deU'uccisa. Secondo l'accusa, l'ex domestica sarebbe stata uccisa per permettere a Francesco Lutzu di sposare la maestrina. Il vecchio colonnello avrebbe ingaggiato alcuni sicari che avrebbero ucciso Domenicangela Atzas in un luogo diverso da quello in cui la donna fu trovata morta dai carabinieri. Quando Francesco Lutzu si precipitò dal carabinieri di Bo rore, dichiarando di" èssersi salvato a stento dalle fucilate sparate contro la sua auto, avrebbe mentito; secondo l'accusa, la moglie era già morta e la sparatoria era stata inventata. Francesco Lutzu, il padre Antonio e Margherita Sequi furono giudicati dalla Corte d'Assise di Cagliari nel 1965; Francesco Lutzu fu condannato all'ergastolo, il padre a 24 anni di reclusione e la maestra a 22 anni. L'anno scorso la Corte d'Assise d'appello di Cagliari confermò la condanna all'ergastolo contro Francesco Lutzu e assolse, con' formula dubitativa, il padre e Marghprita Sequi. — *