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Le abitazioni con fitto bloccato al '47 scese a poco più di mezzo milione Su un totale di circa sei milioni e mezzo Le abitazioni con fitto bloccato al '47 scese a poco più di mezzo milione Ancora nel '66 erano oltre un milione - Gli appartamenti con affitti bloccati al 1963 sono meno di tre milioni, quelli con affìtto « libero » oltre due milioni (Nostro servizio particolare) Roma, 11 novembre. Nel luglio scorso, in base ad un'indagine Istat i cui primi risultati sono stati resi noti oggi, c'erano in Italia 15 milioni 223 mila abitazioni. Vanno esclusi da questo totale 252 mila alloggi in subaffitto o ceduti a titolo di ospitalità e 111.000 alloggi impropri (baracche, grotte, ecc.). Come risulta dalla tabella, il 52,8 per cento delle abitazioni sono occupate dai proprietari, il 42,7 sono date in affitto e il 4,5 sono abitate ad altro titolo (senza corrispettivo per ragioni di lavoro o di servizio, come mezzadria, sorveglianza, ecc.). Nel gennaio 1966, secondo un'indagine analoga, le abitazioni di proprietà erano il 51,5 per cento, quelle in affitto il 41 per cento e quelle ad altro titolo il 7,4 per cento. Ciò significa — rileva l'Istat — che dal 1966 ad oggi è aumentata la diffusione sia della proprietà sia dell'affitto mentre è diminuita la percentuale delle abitazioni godute ad « altro titolo ». Una delle cause di diminuzione va presumibilmente cercata nella riduzione della popolazione agrìcola ed in particolare dei mezzadri, molti dei quali godono della casa di abitazione annessa al fondo rustico. Dall'indagine si rileva poi che la diffusione della proprietà è molto più elevata nei comuni non capoluoghi (63,2 per cento) che nei Comuni capoluoghi di provincia (34,1 per cento). La diffusione dell'affitto è, al contrario, molto più alta nei capoluoghi di provincia (61,9 per cento) anziché negli altri Comuni (32 per cento). La percentuale delle abitazioni di proprietà aumenta scendendo dal Nord al Sud: essa infatti risulta pari a 47,6 per cento nell'Italia settentrionale, a 52,2 per cento nell'Italia centrale, a 58,9 per cento nell'Italia meridionale e a 64,9 per cento nell'Italia insulare. Queste differenze sono in parte da attribuire alla maggior proporzione nel Centro-Sud di famiglie agricole, in parte alla maggiore propensione della borghesia cittadina del Mezzogiorno all'investimento in case. Le percentuali delle abitazioni in affitto variano in senso opposto: esse sono il 47,7 per cento nell'Italia settentrionale, il 40,9 per cento nell'Italia centrale, il 38 per cento nell'Italia meridionale e il 32,2 per cento nell'Italia insulare. L'indagine ha accertato anche ' il diverso regime giuridico delle case in affitto: 528.000 abitazioni sono risultate con fitto bloccato .1947; 2.842.000 con fitto bloccato 1963, 2.280.000 con fitto libero. Confrontando questi dati con quelli del 1966 si deduce che le abitazioni con fitto bloccato 1947 e fitto bloccato 1963 si sono ridotte rispettivamente di' 531.000 (meno 50.1 per cento) e di 654.000 unità (meno 18.7 per cento). Le abitazioni con fitto libero sono invece aumentate di 1.552.000 unità (pari al 213,2 per cento). La forte riduzione nel numero delle abitazioni soggette a blocco non può essere imputata soltanto allo sblocco del 1967, un certo numero di abitazioni si è sbloccato per cause « naturali » come il rilascio volontario dell'abitazione da parte dell'inquilino (per trasferimento in altro Comune, per acquisto di una nuova abitazione, per mutate esigenze familiari, ecc.). Il forte incremento registrato nelle abitazioni a fitto libero va attribuito, oltre che allo sblocco di abitazioni anche alle case di nuova costruzione date in affitto per la prima volta fra il gennaio 1966 e il luglio 1969. ar. ba. Abilazioni per titolo di godimento e categoria di comuni (in migliaia) 5$2& Altri Comuni | Totalo dl godimento i ; „ 1 Num. 1 'A ! Num. j % ; Num. ! % 1 Propriety . . 1.860 34,1 6.180 63,2 ; 8.040 52,8 Affltto . . . 3.373 61,9 3.119 32,0 . 6.492 42,7 Altro titolo . 218 | 4,0 473 4,8 | 691 4,5 Totale 5.451 | 100,0 j 9.772 j 100,0 '| 15.223 j 100,0