Uccise l'uomo che gli aveva sedotto la madre e la sorella

Uccise l'uomo che gli aveva sedotto la madre e la sorella Uccise l'uomo che gli aveva sedotto la madre e la sorella Il delitto durante una lite a Rivalta - L'imputato ha 23 anni - Secondo il giudice istruttore è un caso di legittima difesa - 11 processo rinviato Il giovane che il 17 maggio scorso, a Rivalta, uccise l'amante della madre sparandogli sei colpi di pistola, è comparso ieri in Corte d'Assise. Si chiama Natale Carlino, di 23 anni, nato a Siderno Marina. Il processo è stato rinviato perché non risultavano citate tutte le parli lese La tragedia fu l'epilogo di una situazione familiare che si trascinava da mesi. La madre del Carlino, Caterina Capogreco, rimasta vedova, conviveva con il compaesano, 11 trentottenne Salvatore Panetta, che aveva abbandonato dodici almi fa la moglie e quattro figli. Costui avrebbe rivolto le sue attenzioni su una figlia della Capogreco, Rosetta, di 15 anni, costretta a subire le sue violenze. II Panetta, pei non essere costretto a troncare il suo ignobile comportamento, avrebbe instaurato in casa un clima di terrore, con minacce, maltrattamenti e percosse. Inutilmente Rosetta era stata allontanata da casa e ospitata presso uno zio: il Panetta ne aveva sempre preteso il ritorno. Natale Carlino, il primogenito di Caterina Capogreco, stanco di quanto succedeva ha minacciato l'amico della madre di denun¬ ciarlo ai carabinieri. Il Punelia capi che, senza un intervento di particolare violenza, sarebbe finito in carcere. Per questo, durante un furioso litigio, afferrò la Capogreco alle spalle, cingendole un braccio attorno al collo, mentre con l'altro le puntava un coltello al petto. Natale, armatosi di una pistola, Si precipitò in soccorso della madre. Più volte intimò al Panetta di mollare la presa, ma l'altro non lo ascoltò. Il giovane, allora, sparò due colpi contro il muro, a scopo intimidatorio. Il Panetta abbandonò finalmente la donna, ma solo per rivolgersi contro il Carlino. Stringeva in pugno la grossa lama. Il ragazzo indietreggiò, dalla cucina passò in camera da letto, un passo dopo l'altro, fino a quando si trovò con le spalle al muro. Disse anco ra al suo aggressore: « Fermati o ti sparo a, ma l'altro continuò la sua marcia inesorabile Vistasi preclusa ogni via di scampo il Carlino fece fuoco. Il Panetta si accasciò sul pavlmen to. Morì il giorno dopo ali'ospe- dale dove era stato trasportato. Lo stesso giudice istruttore nel- la sentenza di rinvio a giudizio ailerma che « la fase liliale della lite, in sé considerata, rappresenta un tipico coso di legittima difesa, da manna, i giuridico ». Ma il magistrato ha deciso di sottoporre l'intera vicenda all'esame della Corte d'Assise affinché sia valutata unitariamente, anche nella prima fase e nei precedenti. Natale Carlino, però, è detenuto e anche ieri non ha avuto il processo. La Corte, nonostante le riserve del difensore, avv. De Marchi, è stata costretta a rinviare l'udienza al 13 gennaio perché non erano state citate tutte le parti lese.

Luoghi citati: Rivalta, Siderno