L'ex assessore Mina al processo si è difeso con un "memoriale,,

L'ex assessore Mina al processo si è difeso con un "memoriale,, Il dibattimento è stato ripreso davanti al Tribunale L'ex assessore Mina al processo si è difeso con un "memoriale,, Deve rispondere di interesse privato in atti d'ufficio - Sostiene: «Facevo fare ricerche sociologiche, non propaganda elettorale » - Anche il suo segretario respinge l'accusa di corruzione - Oggi parla la difesa, stasera forse la sentenza Incominciato un mese fa e rinviato per la malattia di un Imputato, è stato ripreso Ieri in Tribunale (presidente Iannibelli, p. rn. Witzel, cane. Casatelli) il processo oontro l'ex assessore prof. Francesco Mina, di 45 anni, per interesse privato In atti d'ufficio. Con lui sono comparsi U suo segretario Francesco Spione, 43 anni; suo padre Savino, di 70, accusati di corruzione per un atto d'ufficio; Giuseppe La Rotonda, 46 anni, che deve rispondere di avere corrotto gli Spione; i dipendenti comunali Evasio Ponzone, 39 anni, accusato di omissione di atti d'ufficio, e Franco Di Matera, 37 anni, accusato di millantato credito. Era assente Giuseppe Colucci, 54 anni, accusato di avere offerto « cibarie » per 40 mila Ure a Savino Spione per ottenere un favore in Municipio. L'interrogatorio del prof. Mina, a parte alcune spiegazioni, si è svolto, per cosi dire, sulla carta. Il suo difensore, aw. Mirini, ha presentato al Tribunale una « memoria » di 18 pagine dove l'ex assessore spiega 11 comporta¬ mento che l'ha portato sul banco degU imputati. Come è noto, U prof. Mina deve rispondere d'aver trasferito dal suo ufficio il dipendente Matteo Pizzi alla XV Ripartizione comunale con l'Incarico di svolgere ricerche, negli elenchi degli elettori, di persone Immigrate da altri comuni; Inoltre di aver affidato a un altro suo dipendente, Franco Di Matera, 11 compito di lavorare presso l'associazione « Fratellanza meridionale » per organizzare gruppi di persone a fine politico. Nella memoria scrive: « Sono accusato di avere disposto le ricerche e di avere adibito ad esse il Pizzi, a fini (non bene precisati) di propaganda elettorale. Ritengo che il semplice esame anche solo dei nominativi dei Comuni da me scelti per le ricerche affidate al Pizzi, sia sufficiente a convincere che il mio scopo non poteva essere che qxtello, del tutto innocente, che ho indicato ». All'inizio della memoria infatti l'ex assessore spiega di aver voluto fare delle Indagini sociologiche per « constatare dove tendevano a collocarsi gli immigrati in determinati Comuni a. La difesa scritta di Mina prosegue: « Si noterà infatti che si tratta quasi esclusivamente di centri assai piccoli, quindi di scarso interesse, anche solo sotto il profilo numerico, per chi voglia fare della propaganda ». Sulla seconda accusa al prof. Mina, e cioè di aver concesso un « distacco sindacale i al DI Matera perché svolgesse ricerche e organizzasse in seno all'associazione « Fratellanza meridionale » gruppi di persone a scopo elettorale, si è discusso a lungo (e la questione non è stata chiarita) su che cosa si intenda per « distacco sindacale » e quali compiti abbiano 1 « distaccati sindacali ». Francesco e Savino Spione sono accusati di avere ricevuto dal La Rotonda due radioline, sigarette e generi alimentari per procurargli un posto al Municipio. Ha spiegato Francesco Spione, segretario del Mina: « Non ho ricevuto niente, non ha mai fatto promesse al La Rotonda. Un giorno mio padre ricevette da liti una radio e me lo disse. Gli risposi che bisognava restituirla subito: mio padre mi pregò di evitargli l'imbarazzo di restituirla, io allora la presi e la portai in ufficio per ridarla poi al La Rotonda, ma me ne dimenticai. Dal Colucci non ricevetti nulla. Comunque, il La Rotonda avvicinò sempre e solo mio padre a. Precise le accuse del La Rotonda — Ho portato al padre del rag. Spione due radio e un carillon per avere un posto da spazzino al Municipio. Gli offrii anche dei soldi e il vecchio mi fece capire, battendo i denti, che avrebbe preferito delle cibarie: caffè, formaggi, salumi... Con l'Interrogatorio del DI Matera è ricominciata la discussione sul « distacchi sindacali »: « Sono stato distaccato — ha detto l'imputato — col compito di migliorare i fini associativi della " Fratellanza meridionale " e di altre associazioni. Dovevo provvedere a tutte le loro esigenze ». beve rispondere di millantato credito perché vantò di conoscere funzionari della Cassa di Risparmio e si fece consegnare da due industriali 200 e 400 mila lire con la promessa di far ottenere loro prestiti finanziari. Marginale, infine, la posizione del Ponzone, accusato di aver omesso di riscuotere, mediante le apposite marche, 1 diritti dovuti per rilasciare certificati relativi a 1000 indirizzi di immigrati. Dopo l'Interrogatorio degli imputati, sono sfilati 1 testi. Tra 11 dott. Valente, assessore al Lavoro, e l'aw. Chlusano, difensore di Francesco Spione, c'è stato un vivace scambio di battute. Oggi parlano 11 P. M. e 1 difensori: la sentenza sarà emessa in serata. Giuseppe La Rotonda, da sinistra, l'impiegato comunale Evasio Ponzone, l'ex-assessore Francesco Mina ed il suo segretario Francesco Spione durante l'udienza ieri in Tribunale

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