Le macchine per l'uva e per il vino

Le macchine per l'uva e per il vino Le macchine per l'uva e per il vino (Dal nostro inviato speciale) Milano, 8 novembre. L'Italia, con un raccolto medio di oltre 100 milioni di quintali d'uva l'anno, ha raggiunto il primato mondiale della produzione vitivinicola, superando anche la Francia, che è sempre stata la sua più agguerrita concorrente. Questo sviluppo ha stimolato il sorgere e l'espandersi di varie iniziative, non solo tra i produttori e i distributori di vino, ma anche in settori collaterali, come quello delle macchine enologiche. Una delle nuove realizzazioni è il Salone internazionale delle attrezzature per l'enologia e l'imbottigliamento (Simei), la cui quarta edizione s'è aperta oggi nel quartiere (Jella Fiera di Milano. Il Simei costituisce un « doppione » del più antico « Salon d'embouteìllage » di Parigi, rispetto al quale, anzi, presenta un panorama merceologico più ampio, perché comprende anche tutto il macchinario occorrente alla lavorazione dell'uva, alla conservazione e aU'afflnamento dei vini. Nel nostro Paese esistono 142 fabbricanti di macchine enologiche e 23 di macchine per l'imbottigliamento. L'anno scorso il fatturato complessivo è stato di 30 miliardi ( -f 24^0 rispetto al 19S7); quest'anno sì arriverà ai 32 miliardi. Sempre nel 1968 gli investimenti sono stati pari a 3 miliardi e mezzo, le esportazioni in confronto al 1967 hanno avuto un incremento del 15 per cento per le macchine enologiche. Finora l'interscambio globale dei due settori era passivo di 3 miliardi; nel 1968 c'è stato un attivo di oltre mezzo miliardo. Il Salone di Milano olire una spettacolare dimostrazione del balzo in avanti compiuto dalla te enologia nell'imbottigliamento del vino. Si calcola che l'anno scorso siano state prodotte circa 700 mila tonnellate fra bottiglie e flaconi; il forte incremento dimostra che il consumatore italiano si orienta verso la confezione in vetro, la quale offre più garanzie sotto il profilo igienico. Alla rassegna vi sono Impianti di tutte le dimensioni: dai più grandi, che raggiungono potenzialità di 80 mila bottiglie-ora, sino al più modesti complessi per uso artigianale. Oltre alla at¬ trezzature per l'imbottigliamento vero e proprio, troviamo quelle collaterali, come trasportatori, elevatori, incassettatrici. La mostra non è soltanto dedicata alla vitivinicoltura, ma interessa altri settori, come liquidi, alimentari, acque minerali, bibite alcooliche, birra. L'anno scorso si sono venduti in Italia 890 milioni di litri d'acqua minerale (16-17 litri pro-capite), mentre per le bevande gasate analcooliche il consumo è stato di 14 milioni di ettolitri: 7 miliardi di ordinazioni nei bar e altri esercizi pubblici- (calcolate sulla base della bottiglietta classica da dose individuale) con un consumo pro-capite di 28 litri l'anno. - p. e

Luoghi citati: Francia, Italia, Milano, Parigi