Infermiera inietta per errore l'antivaiolo a tre bimbe: gravi

Infermiera inietta per errore l'antivaiolo a tre bimbe: gravi E' accaduto a Capistrano, in provincia di Catanzaro Infermiera inietta per errore l'antivaiolo a tre bimbe: gravi Le piccole, tutte di un anno, dovevano essere vaccinate - La donna, 45 anni, ha fraintéso l'ordine del medico ed ha iniettato a ciascuna delle piccole 2 cmc di siero - Ora presentano gravissimi segni d'intossicazione - I medici chiedono consiglio al Ministero della Sanità (Dal nostro corrispondente) Catanzaro, 8 novembre. Un gravissimo episodio è avvenuto stamane a Capiscano, un paesetto dì poco più di duemila abitanti a 70 chilometri da Catanzaro: un'infermiera dell'ufficio sanitario municipale, Santa Falcone, dì 45 anni, ha iniettato per errore a tre bambine di un anno un'alta dose di siero contro il vaiolo per via intramuscolare invece che per innesto cutaneo. Le piccole — Antonietta Cortese, Faustina D'Asti e Francesca Corica — sono state colpite pochi minuti dopo da gravi sintomi di intossicazione ed il loro volto è divenuto di un colore giallastro. Ricoverate nell'ospedale civile «Pio X» di Catanzaro, il prof. Muscolino, dirigente del reparto pediatrico, si è riservata la prognosi. «Non sappiamo — ha detto il medico — quali posso- no essere le reazioni. Ogni piccina in realtà ha ricevuto una dose paragonabile a dieci innesti. Dobbiamo attendere che altri sintomi si manifestino. Noi stiamo facendo il possibile per salvarle ». In serata il prof. Muscolino si è rivolto al Ministero della Sanità per avere qualche utile consiglio sullo sconcertante caso, unico nella storia della medicina. Il grave episodio è avvenuto stamane verso le nove. Le bambine, figlie di braccianti agricoli, in braccio alle mamme, sono state visitate dal medico condotto, dottor Man duca, che — come prescrive la legge sanitaria — data la loro età, ha disposto l'immediata vaccinazione antivaiolosa. Il sanitario ha incaricato l'infermiera Falcone di immunizzare le piccine indicando l'armadietto dove era custodito il siero. La donna che svolge anche attività di ostetrica nel paese ha creduto che alle piccine dovessero essere praticate delle iniezioni intramuscolari ed ha prelevate tre fiale di siero da due centimetri cubici ciascuna. Quando è sopraggiunto il dottor Manduca per controllare l'operato dell'infermiera e si è accorto del tremendo errore ha tentato di correre subito ai ripari. Adagiate le piccole sulla sua auto si è precipitato all'ospedale civile di Catanzaro, denunciando stravolto l'accaduto. Il medico provinciale, dottor Giuttari, ed il procuratore del Tribunale di Catanzaro hanno aperto un'inchiesta per accertare le responsabilità del sanitario e dell'infermiera sul grave incidente. Intanto in serata dovrebbe giungere all'ospedale di Catanzaro un quantitativo di gammaglobulina iper-immune specifica da iniettare al più presto alle tre piccole per permettere una più pronta riattivazione delle difese organiche. La gammaglobulina è partita già da Roma e da Napoli per raggiungere Catanzaro, g. g.

Persone citate: Antonietta Cortese, Faustina D'asti, Francesca Corica, Giuttari, Manduca, Muscolino, Pio X, Santa Falcone

Luoghi citati: Capistrano, Catanzaro, Napoli, Roma