Un efficace documentario sulla fine del Terzo Reich

Un efficace documentario sulla fine del Terzo Reich Le altre "prime,, del cinema Un efficace documentario sulla fine del Terzo Reich (Augustus) — In un documentario del 1969 su La caduta del Terzo Reich è diffìcile reperire l'inedito. Dopo quello che sì è visto al cinema e in tv su uno degli eventi più, decisivi del secolo, il trovarne in giro, oggi, frammenti non ancor noti è impresa disperata. Il materiale, stavolta, se non il pregio dell'impossibile novità, ha quello dell'ottima conservazione. Salvo nella prima parte (dove l'uso delle fotografie ferme e ingigantite è frequente), il documentario pare abbia utilizzato spesso i negativi originali. Ne deriva una preziosa efficacia visiva, che aumenta la solidità di una rievocazione storica, dedicata alla nascita, al trionfo, alla morte del nazismo. Il pubblico che ha veduto «La caduta degli dèi», vi troverà le immagini veritiere, testimoniate da operatori zelanti, sia dell'incendio del Reichstag, sia dell'opera del generale Rohm, il capo delle SA, che si ritrova, qui, prima di essere trucidato con ì suoi nella « notte dei lunghi coltelli ». Il documentario è obbligato- a riassumere o a tacere molte cose: in meno di due ore di proiezione non si fanno miracoli. Però la sintesi è efficace e «fa vedere» senza, preconcetti come le croci uncinate, il loro capo e i suoi accoliti, si siano impadroniti del potere con la violenza e l'inganno, e la menzogna che faceva leva sulla paura. I ragazzi più grandi, già in grado di discernere, apprezzare tutti gli elementi d'un film come questo, faranno bene a non perderne la proiezione. Distribuito dagli americani, ma ideato e montato nella Germania Occidentale, il documentario reca le firme di Jack Kauffman, produttore e regista; Theodore Strauss, Alan Landsburg, Richard Shopperly, scrittori dello stringato commento, vice 4

Persone citate: Alan Landsburg, Jack Kauffman, Richard Shopperly, Rohm, Theodore Strauss

Luoghi citati: Germania Occidentale