La tredicenne scomparsa è stata rapita da un nomo di 43 anni, padre di 2 figli

La tredicenne scomparsa è stata rapita da un nomo di 43 anni, padre di 2 figli Un'altra fosca vicenda simile al quella di Maria Teresa La tredicenne scomparsa è stata rapita da un nomo di 43 anni, padre di 2 figli Prima l'ha portata in una vecchia cascina presso Superga - Qui la ragazza vive con altri due capelloni - Confida ad uno: « Quell'uomo mi fa paura* non lasciarmi mai sola » - Quando la notizia della fuga appare su « La Stampa », l'ospite scaccia i due giovani: « Arriva la polizia, ad Anna penso io » - Anche lui è scomparso Anna Cena, la ragazza di tredici anni scomparsa venerdì scorso dalla sua casa dì via Po 7, è stata rapita da un uomo di 43 anni, sposato e padre di due tìgli. Si chiama Amerigo Salot, anche lui è sparito dalla sua casa, In corso Casale 329. Lo ac- Cusano due capelloni, fuggiti insieme con Anna ed ora tornati a casa. Se è vera, è una storia con risvolti foschi e preoccupanti: la polizìa la ritiene attendibile ed ha diramato In tutta Italia un fonogramma di ricerca dell'uomo. Si teme una nuova edizione della cupa vicenda di Maria Teresa. Anna Cena: un'altra tredicenne Inquieta, insofferente. Vive con la madre Caterina, 29 anni, sarta, separata dal marito. E' molto alta e sviluppata per la sua età. Ha frequentato la quinta elementare, poi ha trovato un lavoro: gira di porta in porta, offrendo saponi e prodotti di bellezza. Ma sogna un'altra vita. Ecco come la storia della sua fuga è stata ricostruita in base alle testimonianze- dei due capelloni fuggiti con lei. Nicola Scagnammo, 18 anni, napoletano. Da poco ha raggiunto la famiglia a Torino, aiuta, con altri tre fratelli, 11 padre Luigi che gestisce il bar Rampone al numero 31 di via Po. Racconta: « Da tempo Anna si confidava con me: eravamo diventati ' amici perché anch'io mi sento spaesato e infelice. Più volte mi aveva scongiurato di aiutarla a fuggire. Diceva: "Non ne posso più di questa vita, non vado d'accordo con mia madre". Io la sconsigliavo. Rispondevo: "Dove possiamo andare? Non abbiamo un soldo". Ma lei continuava a insistere ». Giovedì della scorsa settimana — 11 30 ottobre — Anna gli compare davanti disperata: « O mi aiuti a fuggire o mi ammazzo. Qualsiasi cosa pur di farla finita ». Dice Nicola: « Io ho chiesto consiglio e aiuto a un amii co ». Questo amico è Roberto Manzohe, 18 anni, via Po 21, che fa parte dello stesso giro di capelloni. Interrogato dalla polizia; Roberto racconta: « Sì, ho aiutato Anna a fuggire. Nessuno di noi ha soldi, mi sono rivolto a un "matusa", Amerigo Salot. Ha una cicatrice che gli attraversa la guancia sinistra, dicono che al suo paese abbia sparato a un finanziere, ma ha scontato la pena ed è venuto a Torino. Sapevo che aveva una cascina presso Superga: avrebbe pututo ospitare Anna e Nicola ». Amerigo Salot dice di fare 11 legnatolo, ma vive di traffici poco chiari. Ha,affittato dalle sorelle Ravella una vecchia cascina semidiroccata In strada Bertogllo, gira con un motofurgone. Su questo motofurgone, porta lassù in collina Anna, Nicola e un altro ragazzo che ha deciso di unirsi alla comitiva dei fuggiaschi: Pino Cannone, 14 anni, via Po 7. Racconta Pino: « Anna e io arrivammo per primi, la sera di. venerdì 31 ottobre. L'uomo con la cicatrice et mise a dormire insieme, in una vecchia cappella abbandonata». La mattina dopo arriva anche Nicola e Anna gli corre incontro e gli sussurra: « Stai sempre con noi. Quell'uomo mi fa paura ». Il Salot tenta subito di sbarazzarsi dei due ragazzi. Trova un posto di garzone fornaio per Pino, à S. Mauro. Lo accompagna a lavorare a mezzanotte, passa a riprenderlo a mezzogiorno. A Nicola dice: « E' meglio che tu torni a casa ». Mercoledì mattina, la notizia della scomparsa di Anna compare su La Stampa e Salot, spaventato, telefona a Nicola (nella vecchia cascina c'è ancora il telefono): « Prendi la cavalla e vai a raccogliere castagne ». La cavalla è Anna, le castagne vogliono dire fuga. Poco dopo, sul suo motofurgone, arriva l'uomo trafelato e ordina a Nicola: « Vai via, torna a casa. Ad Anna penso io ». Da quei momento, nessuno ha più visto la ragazza. Nicola torna dal "genitori, poco dopo alla cascina arriva Pino che ha finito il suo lavoro di garzone e Salot lo scaccia: « Sta arrivando la polizia. Devi andartene i). Dice il ragazzo: « Salot era solo, Anna non c'era ti. I due ragazzi si rivedono, si consultano e decidono di raccontare tutto al commissariato Castello. Insieme con gli altri capelloni, alutano la madre di Anna nelle ricerche. La accompagnano alla vecchia cascina, ma è vuota. Caterina Cena, ieri notte, va a casa del Salot. Sull'ingresso, è parcheggiato il motofurgone, dentro c'è 11 golfino rosso di Anna, zuppo d'acqua. La madre è disperata, piange, fa accorrere gli agenti della P. S. Po. La moglie del Salot dice: « Se sapete dov'è mio marito, ditemelo. E' scomparso ». Ha indossato l'abito delle feste, ha preso tutti i soldi che c'erano in casa e se n'è andato, da due giorni. Pino Cannone ricorda che gli aveva detto: « Se vuol fuggire, ti truccherò in modo che nemmeno tua madre saprebbe rie mescerti ». Anna Cena, 13 anni, scomparsa la settimana scorsa - La madre, Caterina, 29 anni, denuncia: « E' stata rapita, salvatela»

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