L'Ateneo di Venezia cerca spazio Per ora ha affittato due alberghi di Gianni Ghirardini

L'Ateneo di Venezia cerca spazio Per ora ha affittato due alberghi Ca' Foscari ha due nuove facoltà: Lettere e Chimica L'Ateneo di Venezia cerca spazio Per ora ha affittato due alberghi Il rettore si dichiara moderatamente ottimista sugli sviluppi delle iniziative - « Siamo riusciti ad avere una specie di "campus" nel centro della città» - I programmi dell'edilizia assistenziale (DSL nostro corrispondente) Venezia, 5 novembre. Università in espansione. Ca' Foscari cerca nuovi spazi, aree fabbricabili e palazzi. Intanto ha affittato due alberghi per ospitarvi 55 studenti. Nuovi alloggi, ma soprattutto nuovi investimenti per le due facoltà di recente istituzione: Lettere e Chimica industriale. La situazione universitaria a Veneaia è la seguente: i 5520 studenti (2068 di Economia e Commercio e 3452 di Lingue straniere, inclusi i 130 iscritti al corso di laurea di Lingue orientali) dell'anno accademico 1968-'69 aumenteranno di numero. Di quanto non si sa ancora, perché le iscrizioni si chiuderanno all'ultimo dell'anno. Ma sarà un aumento sensibile. « Superate certe difficoltà — dice il rettore prof. Siciliano — si può giustificare oggi un moderato e ragionevole ottimismo. Gran parte dei problemi sono stati risolti in modo soddisfacente, in quanto l'Università di Venezia è una delle poche che sono riuscite a concentrare in uno spazio centrale, quasi un'area di "campus", sìa ì locali per l'edilizia assistenziale sia quelli per l'attività accademica ». «E' stata una felice combinazione topografica e operativa — aggiunge il rettore — specialmente se si pensa alla diaspora di facoltà e di istituti che avviene altrove. Vicino alla sede centrale, Ca' Foscari, c'è Ca' Dolftn, c'è Campo San Toma con la Casa della studentessa di prossima apertura (45 posti-letto), c'è Ca' Bernardo per la biblioteca, Palazzo CappelloCarnelutti sul Canal Grande... Naturalmente i futuri sviluppi richiederanno una dislocazione di dipartimenti e di seminari in altre aree, tutte però nel centro storico di Venezia». Ecco il quadro delle iniziative: — Edilizia assistenziale: l'Università ha acquistato una ex pensione in Campo San Toma e ne ha fatto la Casa della studentessa; ha affittato due alberghi (55 posti-letto) per alloggiarvi gli studenti (38 sono, ospitati ora nella foresteria e 32 a Ca' Dolfin). L'Università sta per acquistare (400 milioni) un terreno in Campo dei Cereri, dove realizzerà una residenza universitaria: un collegio maschile e femminile, mensa, sale di studio e convegno, palestra, sala cinematografica. — Edilizia universitaria: il Comune di Venezia ha ceduto all'Università un palazzetto in Campiello degli Squellini, dove sono stati già trasferiti gli uffici amministrativi. Sono stati pertanto liberati alcuni locali; altri sono divenuti disponibili dopo il trasferimento dei seminari di lingue slave e di letteratura tedesca a Palazzo Cap- pello-Carnelutti e del seminario di geografia a Palazzo Soranzo. A disposizione dell'Università il Comune ha mésso anche due appartamenti in Fondamenta Rezzonico. L'Università ha ottenuto inoltre Ca' Bernardo, sul Canal Grande, per trasferirvi la biblioteca. Il palazzo è tuttora occupato dall'archivio comunale. — Piano di sviluppo edilizio: il Consiglio di amministrazione di Ca' Foscari, in previsione dello sviluppo delle due nuove facoltà (Lettere e Chimica industriale) ha vincolato aree fabbricabili nel Sestiere di Cannaregio, a San Giobbe. Il Comune ha ceduto un'altra area a Calle dei Guardiani. Lo Stato, intanto, ha assegnato 218 milioni per il risanamento e l'adattamento di Ca' Bernardo, 43 milioni per l'edificio in Campiello degli Squellini e 711 milioni per l'acquisto delle aree uti¬ li ai dipartimenti e agli insegnamenti delle due facoltà esistenti: Economia e commercio, Lingue e Letterature straniere. Ha bisogno di spazio anche l'Istituto di Architettura. Dice il preside, prof. Samonà: « Oggi l'architettura è coinvolta in problemi urbanistici e sociali, cioè politici. La sede dell'Istituto, ai Tolentin, sta diventando un "vestito stretto". C'è la pressione dei 1600 studenti, c',è tutta una problematica aperta cut si deve rispondere». Nel cuore della città, un edificio è virtualmente disponibile, previo intervento risanatore: è alle Terese. Ma è occupato dai senzatetto. Il decentramento dei laboratori è quindi impossibile finché non saranno trovati alloggi per questa gente. Occorrerebbe poi una Casa dello studente con circa duecento posti-letto. Intanto, nella speranza di poter ottenere un antico palazzo, si sta rifacendo il palazzetto della Fondazione Masieri, sul Canal Grande, che sarà destinato a «college» per studentesse. Gianni Ghirardini *

Persone citate: Calle, Dolfin, Foscari, Guardiani, Rezzonico, Samonà

Luoghi citati: Comune Di Venezia, San Giobbe, Venezia