Israele minaccia rappresaglie se il Libano darà basi a Al Fatah

Israele minaccia rappresaglie se il Libano darà basi a Al Fatah Prime reazioni ufficiose ai colloqui del Cairo Israele minaccia rappresaglie se il Libano darà basi a Al Fatah Beirut concederebbe parte del suo territorio per gli attacchi contro gli israeliani - In cambio chiederebbe a Nasser "protezione" contro Tel Aviv (Dal nostro corrispondente) Gerusalemme, 3 novembre. Malgrado l'assoluta discrezione osservata dai circoli ufficiali israeliani sulla crisi libanese, a nessun israeliano sfugge che il Paese è direttamente interessato al confronto in corso fra le organizzazioni palestinesi e i loro alleati arabi. I negoziati del Cairo sarebbero giunti ad un accordo che, secondo i palestinesi, lascerebbe a « AI Fatah» una grande libertà d'azione su una parte del territorio del Libano. Ciò significa che 1 « fedayin » sarebbero liberi di servirsi di tale parte di territorio per lanciare I loro attacchi contro Israele. E' difficile pensare che, in tale eventualità, gli israeliani possano considerare il territorio in questione come inviolabile. Se il governo di Beirut rinuncia alla sua sovranità su una « enclave » e permette che vi si instaUino delle basi a fini aggressivi, non c'è dubbio che tale «enclave» è condannata a subire gli effetti di inevitabili rappresaglie. A Gerusalemme si pensa che il capo di Stato Maggiore libanese sia andato al Cairo per ottenere, come contropartita delle concessioni fatte ai palestinesi, una garanzia d'intervento dell'Egitto in caso di una prevedibile ritorsione israeliana. Ma non si comprende quale aiuto potrebbe fornire l'Egitto, la cui aviazione è impotente di fronte ai quotidiani bombardamenti che colpiscono le basi della Rau sul Canale di Suez, mentre l'esercito difficilmente potrebbe essere distratto dai suoi compiti di difesa nella valle del Nilo. La stampa israeliana del pomeriggio afferma che il governo di Golda Meir si riunirà in settimana per valutare le conseguenze degli accordi che sarebbero stati conclusi al Cairo fra il generale Bustani e Yasser Arafat. Se le previsioni più pessimisti- , i venissero confermate, si avrebbe come conseguenza la « glordanizzazione » del Libano e il paese verrebbe coinvolto in una guerra dalla quale, per vent'anni, era riuscito a tenersi fuori. nli .Franco Martini . ' - | à—-—-r- 'r ,. Arabia Saudita Ulllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllltllllllllllllllllllllllllllllllllllllllltlltllllllllllllllllll Il Cairo. Arafat, da sinistra, capo di Al Fatah, ed il generale libanese Bustani ieri al quartier generale egiziano dopo l'accordo per una tregua degli scontri (Telefoto A. P.)

Persone citate: Arafat, Fatah, Franco Martini, Golda Meir, Nasser, Yasser Arafat