La Westinghouse guarda agli impianti nucleari? di Renato Cantoni
La Westinghouse guarda agli impianti nucleari? La Westinghouse guarda agli impianti nucleari? A questo scopo acquisterebbe il controllo della Ercole Marelli e della Franco Tosi (Nostro servizio particolare) Milano, 31 ottobre. La voce di un acquisto del controllo della Ercole Marelli e C. e della Franco Tosi da parte del colosso americano Westinghouse, rimbalzata ieri da un'intervista concessa a un giornale di Parigi dal presidente della Schneider francese (legata alla Westinghouse), avrà una profonda eco in Italia, e soprattutto a Sesto San Giovanni e a Legnano, dove sono situati i più grossi stabilimenti della E. Marelli e della F. Tosi. La Westinghouse già da molti anni è in stretti rapporti con queste due società, che producono grossi impianti su licenza americana. La Ercole Marelli, oltre a macchinari di grande portata e motori elettrici, ha anche una sezione bene avviata nel campo del condizionamento d'aria. La Franco Tosi, oltre alla fabbricazione di grandi motori Diesel e turbine, aveva creato alcuni anni fa una bene organizzata sezione per la produzione di macchine per cementifici. Questa nuova iniziativa era stata il frutto dell'entrata nel gruppo di maggioranza dell'Italcerrumti attraverso l'Italmobiliare, so¬ cietà finanziaria proprietà al 100 per cento dell'Italcementi stessa. L'anno scorso era poi stato annunciato che l'Italmobiliare era in possesso della maggioranza del capitale azionario della Franco Tosi. Una eventuale cessione sarebbe perciò più che possibile. Non risulta invece esistere un vero e proprio gruppo di maggioranza per l'Ercole Marelli. Una importante partecipazione fa però capo alle famiglie Quintavalle Marelli e Bermi, che amministrano questa azienda da molti anni. Recentemente sia la Franco Tosi, sia la Ercole Marelli erano state oggetto di particolare interessamento in Borsa. Può darsi che ciò abbia coinciso con le trattative per l'acquisto di pacchetti di controllo da parte della Westinghouse. Quest'ultima, come già avvenuto in Francia, potrebbe avere un grande interesse a mettere piede in forma più concreta in Italia, in previsione del forte sviluppo degli impianti nucleari. Esiste già comunque, una Westinghouse italiana con sede a Torino e quotata alla Borsa di Milano. Renato Cantoni
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