Famiglia distrutta (4 morti) nell'auto finita in un burrone

Famiglia distrutta (4 morti) nell'auto finita in un burrone Terriiicaate sciagura nei pressi di Palermo Famiglia distrutta (4 morti) nell'auto finita in un burrone Le vittime sono marito, moglie, figlia e la madre del guidatore - Un morto e tre feriti sulla provinciale di Torre Pellice - Ragazza di 18 anni uccisa in uno scontro a Casale - Una vittima anche ad Asti - Altre disgrazie stradali dal corrispondente Palermo, lunedì matt. (a.r.j Quattro persone sono morte in un incidente stradale accaduto sulla provinciale Borgetto-Romitello a venti chilometri da Palermo. Una « Simca 1000 » proveniente da Romitello — piccolo centro montano, noto per il suo santuario — nell'abbordare una curva, per cause non ancora accertate — probabilmente la strada bagnata dalla pioggia — è uscita fuori strada precipitando in una cava di pietra da un'altezza di oltre cinquanta metri. L'auto si è capovolta e si è completamente accartocciata: le quattro persone — tutte della stessa famiglia — che si trovavano a bordo .so- no morte sul colpo. Sono l'impiegato postale Michele Palminteri di 54 anni, nativo di Agrigento ma residente a Palermo, la moglie Francesca Marina di 46 anni, la figlia Cecilia, studentessa, di diciassette anni, e la anziana madre del Palminteri, il cui nome di battesimo è anche Cecilia, di 70 anni. Sul posto si sono immediatamente recati i carabinieri e la polizia stradale i quali hanno richiesto l'intervento dei vigili del fuoco di Partinico per estrarre i corpi delle vittime dalle lamiere. Sul luogo dell'incidente si è anche recato il pretore di Partinico per le constatazioni legali. Pinerolo, lunedì matt. (m. g.) Un morto e tre feriti costituiscono il tragico bilancio di una gita in montagna effettuata in auto da quattro giovani, in Val Pellice. Alla guida di un'« Alfa Romeo GT 1300 », viaggiava sulla strada provinciale Angrogna-Torre Pellice, diretto verso quest'ultima località, l'industriale Franco Maltagliati, di 30 anni, residente a Biella, con a fianco la studentessa torinese Carla Mantelli, di 21 anni. Sui sedili posteriori erano seduti Gian Paolo Pendino, di 29 anni, residente a Torino in via Go- j betti e l'impiegata Maria Marcella Miretti, pure tori- ! nese. Nella manovra di inversione di marcia, un riccio ha attraversato la strada. Il Mal-1 tagliati ha perso il controllo della macchina, che è uscita di strada e dopo aver ribaltato alcune volte su se stessa lungo la ripida scarpata, si è fermata otto metri più in basso, impigliata in alcune piante di rovere. Soccorsi da alcuni montanari e quindi dal medico di Luserna San Giovanni, dott. Paolo Felizzaro, 11 Pendino, che appariva gravissimo, è stato avviato verso l'ospedale valdese di Torre Pellice, dove è giunto ormai cadavere per una frattura cranica ed una contusione addominale con lesioni interne. Gli altri tre passeggeri sono stati invece ricoverati all'ospedale Agnelli di Pinerolo, dove i sanitari hanno riscontrato alla Mantelli la sospetta frattura del bacino, al Maltagliati la frattura della clavicola destra ed una grave contusione alla colonna dorsale, ed alla Miretti, invece, solo lievi escoriazioni e contusioni. Casale, lunedì mattina. (m. v.) Una ragazza è morta in un incidente stradale avvenuto ieri sera a Trino Vercellese e nel quale altri due giovani sono rimasti feriti leggermente. La diciottenne Maria Greco, residente a Valenza in via Cremona, era a bordo di un'auto in compagnia del fidanzato Antonio Lava di 20 anni, Maria Teresa Rossello di 18 ed il fidanzato di quest'ultima. Secondo quanto riferito da un automobilista di passaggio, la macchina con i quattro giovani, si sarebbe immessa sulla statale del Monferrato mentre sopraggiungeva un'autovettura lanciata a notevole velocità. Lo scontro fra i due automezzi è stato inevitabile. Dai rottami sono stati estratti la Greco che appariva in condizioni disperate, il Lava e la Rossello che sono stati condotti all'ospe¬ dale di Casale, dove la Greco è giunta cadavere. Asti, lunedì mattina. («. m.) Un mortale incidente stradale è accaduto ieri sera verso le 20 a Villafranca d'Asti, sulla statale TorinoAsti. L'agricoltore Francesco Rosso di 60 anni, residente a Maretto d'Asti, mentre percorreva la statale a bordo della propria motocicletta, è stato investito in pieno da una auto. Il poveretto è deceduto durante il trasporto all'ospedale di Asti, per la frattura della base cranica. Cairo Montenotte, lun. matt. (e. v.) Nelle prime ore di ieri mattina un grave incidente stradale è accaduto al bivio della statale 29 con la provinciale per Ferrania, alla periferia di Cairo Montenotte, in provincia di Savona. Un'« Appia » condotta da Franco Silvano di vent'anni da Savona, con a fianco En¬ rico Puggioni pure di Savona, per cause imprecisate ha sbandato paurosamente. L'auto, dopo avere abbattuto una seriet di paracarri e infranto un muro, finiva fuori strada, ridotta ad un ammasso di lamiere contorte. Vi venivano estratti due giovani gravemente feriti. Essi sono stati trasportati alla casa di cura La Maddalena di Cairo Montenotte, dove il sanitario di turno li ricoverava con prognosi di trenta giorni salvo complicazioni, per ferite lacero-contuse multiple, sospette fratture ossee, contusione cranica e stato commotivo. Treviso, lunedi mattina. (e.b.) Tre morti e numerosi feriti per incidenti della strada nel Trevigiano. A Breda di Piave un'automobile, sulla quale viaggiavano sei persone che rientravano da una festa, è uscita di strada schiantandosi contro un albero. Una donna di 28 anni, madre di tre bambini, Giovannina Campion in Cenedese, ' di Candelù di Maserada, è morta sul colpo, mentre Luigi Lucchetta, di 37 anni, pure da Candelù, è giunto cadavere all'Ospedale di Treviso. Qui è stato ricoverato, con prognosi compresa tra 10 e 40 giorni, il marito della Campion, Luigi Cenedese, di 38 anni, che guidava l'auto, sua figlia Rita, di 6 anni, Luigi Zanchetta, di 54 anni, e Maria Lucchetta, di 45 anni. A Pinidello di Cordignano un esercente di 58 anni, Ormaldo Braida, di San Martino di Colle Umberto, è* rimasto ucciso in seguito al capovolgimento della sua automobile. Entrambi gli incidenti sembra debbano essere attribuiti alla forte velocità alla quale viaggiavano le due automobili.