I rossoblu senza gioco a Monza: 0 - 2

I rossoblu senza gioco a Monza: 0 - 2 Quattro partite, tre sconfitte; i liguri sono in orisi I rossoblu senza gioco a Monza: 0 - 2 I lombardi segnano con Strada nel primo tempo e raddoppiano a 5 minuti dal termine con Burlando (che era in fuorigioco) - Espulsi nel finale Colausig e Dehò - Netta supremazia dei monzesi - Rocco in tribuna dal nostro inviato Monza, lunedi mattina. Tre sconfitte in quattro partite, Viviani che lascia la squadra, 1 tifosi che continuano nelle loro manifestazioni di protesta:' il Genoa sta andando alla deriva, 11 campionato è appena agli inizi eppure la società rossoblu attraversa già una grave crisi. Ieri 1 liguri si sono fatti battere a Monza, com'era già avvenuto a Temi nella prima giornata, da una squadretta che non ha altra ambizione se non quella di evitare la serie C; hanno perso male, senza giustificazioni, facendosi superare sia sul piano del ritmo che su quello del gioco. Un disastro. Dei due gol (a zero) realizzati dal Monza, il secondo è stato regalato ai lombardi dall'arbitro, che non si è accorto di un evidente fuorigioco di Burlando. Una precisazione che occorre fare per dovere di cronaca, ma che non vale assolutamente come attenuante: quando i lombardi hanno raddoppiato mancavano cinque minuti alla fine, ormai il risultato era praticamente acquisito. Domenica prossima rientrerà Mascheroni, che ha scontato 1 due turni di squalifica, ma mancherà Colausig, che verrà sospeso per essere stato espulso nel finale della gara di Monza assieme al lombardo Dehò. Mascheroni vale più di Colausig, quindi la squadra rossoblu: — debole soprattutto a centrocampo s all'attacco — dovrebbe trovare un giovamento. Ma il ri-, torno dell'ex novarese non basterà da solo a risolvere tutti i problemi del Genoa, che attualmente gioca ad un livello molto modesto. La colpa di tutto questo non è solo di Viviani, come sostengono molti tifo3i: se non si hanno a disposizione giocatori con determinate caratteristiche, non li si può creare dal nulla. Ieri il tecnico rossoblu, a nostro avviso, ha commesso un solo errore grave: quello di schierare in porta Lonardi, lasciando fuori Grosso solo perché quest'ultimo, domenica scorsa, dopo aver effettuato molte parate da campione si era lasciato sfuggire il pallone del secondo gol. E Lonardi, se non ha colpe specifiche sulle due reti subite, con i suoi interventi incerti ha contribuito ad innervosire tutta la retroguardia genoana. Per il resto, Viviani ieri non solo non ha commesso errori, anzi ha fatto scendere in campo la squadra con una tattica tutt'altro che difensiva, dimostrando così molto coraggio. I rossoblu hanno giocato con tre «punte»: Rigotto, Morelli e Benvenuto (al quale poi è subentrato Quintavalle). Ma tutti hanno sbagliato passaggi e tiri a rete, e di questo Viviani non ha certo colpa; inoltre, visto che a centrocampo il rendi¬ mento di Ferrerò e Colausig è stato ancora una volta inferiore all'attesa,^ Rigotto, Morelli e Benvenuto hanno dovuto spesso retrocedere per andarsi a cercare il pallone, col risultato di perdere di lucidità al momento della conclusione. Contro una squadra così arruffona e confusionaria, il Monza ha avuto buon gioco: Strada si è confermato un centravanti di ottime doti, mettendo spesso in difficoltà Osterman (buon per 11 Genoa che dietro ci fosse Turone, a salvare tutto); il centrocampo, forte dì un Dehò in ottima vena, è apparso organico e funzionale; la difesa ha avuto pochissimo lavoro e D'Angiulli ha potuto così spingersi in più occasioni in avanti, protetto alle spalle dall'ex granata Trebbi. Già al 13' ì rossoblu hanno rischiato grosso: su un tiro dì Strada molto angolato, Lonardi si è fatto sfuggire la palla ma è riuscito in extremis ad allontanarla con una manata, proprio mentre Achilli sopraggiungeva in corsa. Dopo un tiro di Rigotto al 16' da sfera è rimbalzata sulla parte superiore della traversa finendo sul fondo), al 23' Lonardi si è trovato di nuovo in difficoltà su un colpo di testa di Achilli, ma la difesa è riuscita a liberare. Il gol ormai era « maturo », lo ha segnato Strada al 35' raccogliendo un cross teso e preciso di Lanzetti e mettendo in rete* il pallone da pochi passi senza neppure dare a Lonardi il tempo di tentare la parata. Il Genoa ha incassato la rete ed ha continuato a giocare allo stesso ritmo, a lasciare l'iniziativa agli avversari.. Nella ripresa, dopo pochi secondi, il Monza si è reso ancora pericoloso con un tiro dì D'Angiulli, che ha sfiorato il palo alla destra di Lonardi. Poi entrambe le squa¬ dre hanno fatto una sostituzione: all'ir Viviani; nel tentativo di rendere più incisiva la prima linea, ha tolto Benvenuto sostituendolo con Quintavalle; al 30' Caremi, infortunato, ha lasciato il posto a Burlando. Ed è stato proprio Burlando, dieci minuti dopo, a raddoppiare in contropiede, scartando Lonardi e mettendo in rete a porta vuota. L'attaccante monzese era in fuorigioco, la difesa rossoblu si era fermata, ma l'arbitro non ha voluto sentir ragioni ed ha convalidato il gol. A questo punto il Genoa sì è svegliato, ha attaccato a fondo, con decisione. Troppo tardi, ormai. A pochi istanti dal, fischio di chiusura Colausig e Dehò si sono fatti espellere per reciproche scorrettezze, subito dopo Rossetti ha costretto Castellini ad una diffìcile parata in tuffo da pochi passi. E' stato l'unico vero pericolo corso dalla porta monzese, e si stava giocando un minuto di recupero. Maurizio Caravella Monza: Castellini; Fontana, D'Angiulli; Magnagli!, Trebbi, Dehò; Achilli, Prato, Strada, Caremi (Burlando al 30' della ripresa), Lanzetti. Secondo portiere Cazzaniga. Genoa: Lonardi; Rossetti, Piampiani; Turone, Osterman, Ferrari; Benvenuto (Quintavalle dall'H' della ripresa), Ferrerò, Morelli, Colausig, Rigotto. Secondo portiere Grosso. Arbitro: De Robbio. Spettatori 6000 circa, di cui 4306 paganti; incasso 5 milioni 48.550 lire. Monza. Burlando segna il controverso gol per il Monza

Luoghi citati: Monza, Prato