Vieri è ancora l'idolo di Marassi di A. Bruno Bernardi

Vieri è ancora l'idolo di Marassi A incontro concluso, serene dichiarazioni dei contendenti Vieri è ancora l'idolo di Marassi L'ex sampdoriano è stato salutato con simpatia dai dirigenti e dal suo vecchio pubblico - Morini difende Cristin che lo ha colpito: «Non l'ha fatto apposta» - Benetti elogia Tancredi - Salvi rimpiange l'occasione da gol sfumata dal nostro inviato Genova, lunedi mattina. Roberto Vieri, Francesco Morini e Romeo Benetti erano i personaggi più attesi dt Sampdoria-Juventus. Non hanno deluso. I primi due, ex sampdorlani, a fine gara hanno ricevuto negli spogliato) la visita dell'avvocato Colantuoni. Il presidente della Samp li considera come figli suoi. Era in apprensione per le condizioni di Morini che, sul campo, era stato colpito con violenza, anche se involontariamente, da Cristin prodottosi in una pericolosa rovesciata. Nulla di grave, una semplice contusione al capo. Avute notizie rassicuranti si è intrattenuto con Vieri. « Hai giocato bene — gli ha detto — ma puoi fare di più. Nella Juventus dovrai diventare il nuovo Boniperti ». Vieri ha sorriso compiaciuto. L'ex « idolo » dei tifosi blucerchiati era sceso in campo indebolito per le cure praticategli per superare un fastidioso mal di gola che lo aveva colpito la notte scorsa a Villar Perosa: « Ero anche un po' emozionato — ha confessato il toscano — tre anni trascorsi a Genova non si possono dimenticare in pochi mesi. Comunque mi sono ripreso abbastanza bene e credo di non aver sfigurato. Il pubblico è stato molto cavalleresco. Anche per il presidente Catella il risultato è equo: « Un punto in trasferta è sempre un mezzo successo » dice. Morini, che sulla fronte recava i segni della scarpata di Cristin, ha difeso l'attaccante avversario: « Cristin non mi ha certo colpito di proposito. Fortunatamente ho la testa dura. « Che effetto le ha fatto giocare a Marassi con una maglia diversa da quella della Samp? ». « All'inizio ero teso. Sono stato blucerchlato per nove anni, sono però un professionista e come tale non debbo cedere al sentimenti ». Nessuna emozione invece per Benetti, ex bianconero ed ora colonna del centrocampo ligure: « Tutto sommato è andata bene. La Sampdoria deve salvarsi e un punto ci fa comodo. Il pareggio è equo nella sostanza ma è stato Tancredi 11 portiere più impegnato. Battara si è permesso il lusso di fare dell'accademia su palloni innocui. In quanto al mio duello con Del Sol, tutto regolare. Non c'era ruggine fra noi ». Benetti ha riso di gusto quando ha saputo che l'Inter di Heriberto Uerrera era incappata nella prima sconfitta a Roma. Sul risultato di parità tutti d'accordo. Carniglia, comunque, ha osservato che se c'era una squadra che meritava di vincere questa era la Juventus. Ed ha aggiunto: « Se nel finale avessimo avuto un po' di spinta ce l'avremmo fatta. Purtroppo la mia squadra era reduce dalla dura trasferta di Plovdiv. Questo spiega il calo che ha accusato nella ripresa dopo aver disputato un buon pruno tempo. Un punto a Genova, In definitiva, è un buon risultato ». Qualcuno ha fatto notare al trainer juventino che se c'era un elemento da sostituire, non era certo Furino. « Don Luis » ha replicato: « Fra i tre centrocampisti Furino era il meno fresco. Haller e Del Sol a Plovdiv non avevano giocato ». Salvadore, pure lui convalescente da un leggero mal di gola, si è complimentato con Morelli: « Quello è veramente forte. Qualche volta mi è scappato, ma senza conseguenze. Stavo bene e vorrei sempre giocare cosi contro un slmile avversario ». Nel camerone sampdoriano Fulvio Bernardini appare soddisfatto del pareggio: « E' giusto sia finita cosi. La Juventus si è resa pericolosa nel primo tempo. Noi abbiamo creato più occasioni nella ripresa approfittando della stanchezza dei bianconeri. Rispetto all'anno scorso la Juventus ha un Vieri In più. In altre parole ha 11 " cervello ", l'organizzatore del gioco che prima le mancava. Se Vieri fosse stato in campo con noi. avremmo sicuramente vinto. Roberto ha disputato un match brillante, ma non ha Infierito contro la sua vecchia Samp, una Samp che riflette 1 pregi ed 1 difetti miei. Gioca come piace a me e manca di quel pizzico di cattiveria Indispensabile nel footbal moderno. I miei giocatori debbono convincersi che possono tenere testa a qualsiasi avversarla ». Ricftfesfo di un parere sul caso Nielsen, Bernardini ha risposto evasivamente: « Il danese sta curandosi l'artrosi, ma che c'entra Nielsen? ». Pra i piocofofi solo Salvi recri¬ mina: « Nella ripresa ho avuto sui piedi un'occasione d'oro. Tancredi è riuscito a respingere il tiro fortunosamente con 11 ginocchio a. Bruno Bernardi «

Luoghi citati: Genova, Roma, Villar Perosa