Rimpasto elettorale del governo inglese

Rimpasto elettorale del governo inglese Il popolare George Brown è stato escluso Rimpasto elettorale del governo inglese Wilson vuole rendere più efficiente il suo ministero per ottenere la terza vittoria laburista - Ridotto il numero dei ministri da 23 a 21, creati due super-dicasteri per la tecnologia e la pianificazione regionale serviziaparticolare Londra; lunedì mattina. Il primo ministro Harold Wilson ha annunciato, stanotte, l'atteso rimpasto di gabinetto. Wilson ha apportato sostanziali modifiche alla sua compagine governativa, con la creazione dei due superministeri, uno per la tecnologia e uno per il governo locale e la pianificazione regionale. Il ministro senza portafoglio, George Thompson, è stato nominato cancelliere del ducato di Lancaster, una carica equivalente a quella di vice-ministro per gli esteri, e avrà l'incarico di condurre i negoziati per l'ingresso della Gran Bretagna nella Comunità economica europea. Il nuovo gabinetto di Wilson si compone di 21 ministri, anziché 23. Ecco i cambiamenti attuati dal premier inglese. Anthony Medgewood Benn resta ministro per la Tecnologia, ma assume anche le responsabilità per il ministero dell'Energia e le funzioni di carattere industriale del ministero per il Commercio e del diparti- mento per gli affari economici (che viene abolito). Anthony Crossland lascia il ministero per il Commercio e diventa segretario di Stato per il governo locale e per la pianificazione regionale, assumendo altresìj la responsabilità di coordinare l'attività del ministero dei Trasporti e del ministero per l'Edilizia e l'amministrazione locale. Richard Marsh lascia il ministero dei Trasporti. Questa carica è stata assegnata a Fred Mulley (con diritto di partecipazione al gabinetto), che lascia il sottosegretariato al ministero per gli Esteri. Kenneth Robinson ha perso il posto di ministro per la Pianificazione. Fred Lee lascia il Cancellierato del ducato di Lancaster. Peter Shore lascia il dipartimento per gli Affari Economici (abolito), ma resta nel gabinetto con l'incarico di occuparsi dei problemi della burocrazia. Roy Mason lascia il ministero per l'Energia e diventa ministro per il Commercio, che d'ora in poi si occuperà degli aiuti ai paesi in via di sviluppo e delle esportazioni. Anthony Greenwood resta ministro per l'edilizia e per il governo locale, ma perde il posto nel gabinetto. La signora Judith Hart lascia la Sinecura di Paymaster General (ministro per i Conti) e passa al ministero per gli Investimenti all'estero, ma è esclusa dal gabinetto. Con Wedgewood Benn lavoreranno il ministro per i Conti, con posto nel gabinetto, Harold Lever, che lascia la carica di segretario per gli Affari finanziari del Tesoro, e il ministro di Stato Reginald Prentice che lascia il ministero per gli Investimenti all'estero. Si ritiene che Lord Chalfont, che ha seguito sinora i negoziati per l'ingresso dell'Inghilterra nella Cee, tornerà ad occuparsi dei problemi del disarmo. George Thompson, amico Intimo di Wilson, assuiiie il controllo dei negoziati per il Mec e siederà nel gabinetto. A parte la creazione dei due super-ministeri, Wilson ha lasciato praticamente intatto il suo governo, nelle cariche più importanti. Michael Stewart, ministro per gli Esteri, Roy Jenkins, cancelliere dello scacchiere, James Callaghan, ministro dell'Interno, Richard Crossman, ministro per i Servizi locali, Barbara Castle, ministro per il Lavoro e Denis Healey, ministro per la Difesa, restano ai loro posti. E' andata invece delusa l'attesa di un rientro nel governo di George Brown, il focoso ministro degli Esteri, che è molto popolare nel partito. Wilson gli avrebbe offerto una carica, ma Brown avrebbe voluto tornare ad essere vice-primo ministro. La nuova compagine di Wilson dovrebbe snellire l'amministrazione del paese e fornire al governo quella spinta necessaria a presentarsi alle elezioni del prossimo anno, o del 1971, con possibilità di ottenere la terza affermazione laburista. f. f.

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