Pompidou oggi a Bonn di Loris Mannucci

Pompidou oggi a Bonn Colloqui sull'Europa Pompidou oggi a Bonn La Germania (in situazione privilegiata rispetto alla Francia) insisterà affinché Parigi desista dall'atteggiamento negativo verso la Gran Bretagna - Proposto un sistema difensivo europeo nell'ambito della Nato? dal corrispondente Parigi, lunedi matt. Partendo per Bonn all'inizio del pomeriggio per il primo incontro col cancelliere Kiesinger da quando è stato eletto alla presidenza della Repubblica, Georges Pompidou porta nella borsa una preziosa fotografia che offrirà al museo Adenauer: in essa si vedono il defunto cancelliere ed il generale De Gaulle gettarsi nelle braccia l'uno dell'altro. Fu scattata il 22 gennaio 1963 a Parigi quando i due capi di Stato firmarono il Trattato di cooperazione franco-tedesco, che, nell'intento del generale De Gaulle, doveva fare della Francia il leader dell'Europa, essendo egli convinto che il tandem Parigi-Bonn sarebbe stato guidato da lui. La situazione è oggi capovolta: nella coppia francotedesca la Germania è di gran lunga più potente della Francia. Parigi ha bisogno di Bonn per evitare il crollo del franco poiché il Paese, secondo L'Observateur, è ih stato « fallimentare » ed ha « già esaurito quasi tutte le possibilità di credito all'estero », mentre 11 marco è la valuta più forte d'Europa. Il cancelliere Kiesinger ed i ministri tedeschi affrontano i colloqui con Georges Pompidou ed i colleghi francesi (Jacques Chaban-Delmas, Maurice Schumann, Francois Ortoli, Leon Hamon) in posizione privilegiata. Hanno avuto recentissimamente incontri col dirigenti americani, italiani, con quelli della Comunità europea, e da tali colloqui è apparsa una totale identità di vedute sui problemi europei, mentre la Francia è isolata a causa dell'atteggiamento del generale De Gaulle, che i nuovi dirigenti francesi vorrebbero far dimenticare. , .L'Europa sarà al centro del-, le. conversazioni franco-tedesche. SI sa a Parigi che il' cancelliere Kiesinger ed il ministro Willy Brandt insisteranno affinché la prevista conferenza al vertice fra i « Sei » del Mercato Comune avvenga ai più presto e che sia per lo meno schiusa, nell'immediato futuro, la porta che il generale De Gaulle sbatté in faccia alla Gran Bretagna. Non si ignora a Parigi che nel loro recente incontro, il presidente Nixon dichiarò al cancelliere Kiesinger che gli Stati Uniti si disinteresseranno dell'Europa se questa non completerà la Comunità economica e non costituirà almeno un embrione di unione politica. Si prevede perciò che Kiesinger proporrà tra l'altro la creazione di un segretariato permanente del « Sei » e la preparazione di un sistema difensivo europeo nell'ambito dell'Alleanza Atlantica, dalla cui organizzazione militare la Francia è uscita. Inoltre chiederà a Georges Pompidou di chiarire senza possibilità di equivoco la posizione francese rispetto all'ammissione della Gran Bretagna, ed eventualmente di altri Paesi, nel Mercato europeo comune. Se la decisione di iniziare le trattative con Londra non dovesse esser presa rapidamente, le relazioni fra Parigi e Bonn "peggiorerebbero. Loris Mannucci