Stato d'allarme nei paesi arabi (soprattutto in Siria) per l'aereo dirottato

Stato d'allarme nei paesi arabi (soprattutto in Siria) per l'aereo dirottato Stato d'allarme nei paesi arabi (soprattutto in Siria) per l'aereo dirottato Damasco ha rilasciato ieri sera le quattro passeggere israeliane, forse è prossima la liberazione dei due uomini - L'azione del « commando» non è sconfessata, ma si teme che Israele prima o poi colpisca con una pesante rappresaglia - Tel Aviv ha detto: «La Siria scherza col fuoco, stia attenta a non scottarsi» nostro servizio particolare Damasco, lunedi mattina. Il governo siriano, dopo un silenzio impenetrabile durato per tutta la giornata di ieri, a tarda sera ha annunciato che le quattro donne israeliane potevano lasciare Damasco e che si stavano prendendo iniziative per il loro invio in aereo a Roma. Sono la signora Kaden Arditi, di 64 anni, che nel 1941 si trovava a Rodi e sfuggì per miracolo alla cattura da parte dei tedeschi; Vittoria Sh amasti, di 61 anni, di ritorno da Los Angeles dove sua figlia ha dato alla luce un bambino; dato alla luce un bambino; Hava Freud, di 42 anni, che tornava dalla Svizzera con la figlia Dalia, di 15. Saranno invece trattenuti il professor Samueloff, di origi-. ne bulgara, fisiologo e do-\cente all'Università di Tel tensione che u governo del ge. „„rnl„ At„^ M,«„„„ ,,_„_ Aviv, e Vagente di viaggio Salari Mualem, di 42 anni. Il rilascio delle quattro donne allenta, in parte, la nerale Atassi subisce, forse suo malgrado, per il gesto di pirateria aerea. Come si sa, la Siria è considerata molto tiepida nei confronti di Israele, accusata di essere disimpegnata e di temere la vicinanza del fronte dalla capitale. Damasco si troverebbe tra due fuochi: da nna parte è soggetta alle pressioni dei partners arabi e dei commandos, dall'altra teme la rappresaglia di Israele che, anche ieri, ha detto: «L'irresponsabile governo siriano scherza col fuoco e non avrà da rimproverare, che sé stesso se rimarrà scottato ». In una parola la Siria deve tener conto dei legami che la coinvolgono nello sfato di belligeranza a fianco dei Paesi arabi, delle critiche che le vengono rivolte per non assumere una parte più attiva nel rivendicazionismo panarabo, del fatto che fa parte dell'Orni, che ha una sua Compagnia aerea soggetta alla rappresaglia e che non intende urtarsi con gli Stati Uniti. „ Molta parte, nel rilascio delle quattro donne, deve avere avuto la dichiarazione del segretario di Stato americano, Rogers, insolitamente dura e severa, quasi un ultimatum, nella quale si minacciavano gravi conseguenze se non venivano adottati « immediatamente i passi necessari per rilasciare i passeggeri che attualmente trattiene ». Nella capitale siriana, dopo il volo dell'Alitalia che ha riportato ad Atene e Roma la maggior parte dei passeggeri, si trovano ora, oltre i sei israeliani — di cui le quattro donne in attesa di partire —, il comandante del Boeing Dean Carter, i due guerriglieri, una donna filippina e i suoi quattro bambini. La signora filippina si chiama Caridad Schaller e si è fratturata una gamba saltando dall'ala dell'aereo in preda al panico. Vive negli Stati Uniti da 25 anni. Il capitano Carter, che è assistito dal tecnico italiano Spagnolo, ha compiuto ieri una visita in aeroporto per esaminare il Boeing messo fuori uso da una carica di dinamite. Il comandante dell'aereo, in un primo momento, aveva detto che era rimasto a Damasco per compiere le riparazioni necessarie. Poi, successivamente, di fronte alle critiche degli ambienti internazionali, ha precisato che il suo soggiorno nella capitale siriana ha lo scopo di seguire le trattative dei sei israeliani e che non lascerà la Siria sino a quando tutti i passeggeri non saranno rilasciati. I due guerriglieri sarebbero sorvegliati in una caserma di Damasco. La giovane donna che ha avuto tanta parte nel dirottamento del Boeing, è una maestra di 20 anni.-.Recentemente ha insegnato nel Kuwait. E' di nazionalità libanese, palestinese di nascita. Notiziario Associated Press. United Press, Ilcutcr a cura di Edilio Antonelli I tre passeggeri del Boeing sbarcati la scorsa notte a Roma dopo la paurosa avventura: Viame Perry, David Fidelson e John Eller (Tel. A. P. a «Stampa Sera»)