Cortei assemblee e tafferugli durante lo sciopero articolato

Cortei assemblee e tafferugli durante lo sciopero articolato Ieri mattina all'interno dello stabilimento Fiat Mirafiori Cortei assemblee e tafferugli durante lo sciopero articolato Una decina di contusi nell'officina 51 - Al cancello 2 tentativo di impedire l'uscita degli operai - La Fiat: «Gravi episodi d'intolleranza da parte di teppisti verso gli impiegati con minacce e intimidazioni» - Secondo la Cisl, l'azienda prevede di non pagare le ore improduttive dove si svolgono scioperi articolati - I sindacati organizzano una «presenza permanente» davanti al Salone dell'Auto la Giunta comunale stanzia 50 milioni in favore dei metalmeccanici La tensione sindacale cresce nel settore dei metalmeccanici con l'intensificarsi degli scioperi articolati e i tafferugli nelle aziende. Alla Fiat Mirafiori sono stati fatti ieri scioperi di 3 ore per turno. Ogni reparto ha seguito un orario diverso « per intensificare l'articolazione ». Durante le fermate gli operai hanno, tenuto assemblea e sono anche sfilati in corteo nelle strade interne della fabbrica. Alla polizia sono stati segnalati tafferugli nell'officina 51 in seguito a diverbi sorti tra operai scioperanti e lavoratori contrari all'agitazione articolata. Una decina di persone sono rimaste contuse ed hanno dovuto ricorrere alle cure dell'infermeria interna. Alla fine del primo turno circa 200 dimostranti si sono riuniti davanti al cancello numero 2 per impedire l'uscita degli operai del primo turno. Ma il tentativo è fallito e non vi sono stati incidenti: i lavoratori che avevano terminato l'orarlo hanno potuto lasciare regolarmente la fabbrica. Esponenti provinciali della Cisl hanno riferito che ieri alla Mirafiori l'atmosfera era molto tesa. L'altra sera un dirigente della Fiat ha annunciato alle commissioni interne che l'azienda non pagherà le ore improduttive. Il provvedimento riguarda 1 lavoratori non scioperanti. L'azienda lo ha giustificato alle commissioni interne con il fatto che le agitazioni articolate impediscono la produzione non soltanto nei reparti interessati allo sciopero, ma anche in quelli collegati nei quali per mancanza di materiale il lavoro deve essere sospeso. Alla Fiat Stura gli operai si sono fermati 8 ore Invece di 4 « per protestare contro la direzione che aveva lasciato andare a casa gli impiegati ». I lavoratori della Spa-centro hanno raggiunto in corteo la sede della Lancia, poi sono rientrati nei reparti. Scioperi articolati si sono svolti anche ieri in numerose altre aziende metalmeccaniche di Torino e provincia. Ovunque 1 lavoratori hanno tenuto assemblee. In mattinata vi sono stati due comizi in viale Puglia e in piazza Crlspi. L'on. Vecchietti (psiup) ha parlato davanti alla Mirafiori ed alla Olivetti di Ivrea. Dalla Fiat si è appreso che durante gli scioperi articolati « si è accentuata in tutte le sezioni l'intolleranza di gruppi di teppisti verso gli impiegati che non aderivano alla manifestazione. Nei confronti di questi lavoratori sono state formulate gravi minacce e intimidazioni, di ogni genere. In alcune sezioni gli impiegati sono stati costretti ad abbandonare gli uffici ed in altre le stesse direzioni hanno dovuto ordinare l'uscita anticipata allo scopo di evitare più gravi violenze. Gli episodi di maggior gravità si sono verificati nelle sezioni della zona di Stura, alla Motori Avìo, alla Velivoli, alla Metalli dove vi è stato un vero e proprio rastrellamento degli uffici ». I sindacati Cgil, Cisl, Uil e Sida, in un comunicato unitario, hanno invitato i lavoratori ad approfittare'del Salone dell'Automobile per « organizzare una presenza permanente dei metalmeccanici durante tutta la durata della mostra, come hanno fatto i metalmeccanici milanesi di fronte alla sede dei padroni a Milano ». Un volantino diffuso in tutte le aziende precisa: « Ogni giorno, a turno, gli operai delle diverse fabbriche distribuiranno ed illustreranno ai visitatori i contenuti della lotta. Oggi, giorno d'inaugurazione ufficiale da parte del Governo, la presenza toccherà principalmente ai lavoratori della Lancia ». I sindacati invitano gli operai a respingere le provocazioni degli estremisti di destra e di sinistra per evitare che l'iniziativa si trasformi in una manifestazione antìoperaia che « sposti la vertenza in uno scontro tra polizia e lavoratori come è avvenuto in questi giorni a Pisa, Latina e Battipaglia ». * * Il Comune ha deciso di aprire con un contributo di 50 milioni un fondo di solidarietà verso le famiglie del lavoratori In sciopero. Lo ha comunicato Ieri sera 11 sindaco al termine di una lunga seduta di Giunta: « Abbiamo accolto 11 suggerimento della commissione riunitasi oggi con 1 rappresentanti del sindacarti. Là Giunta lui deliberato di stanziare una somma non inferiore al 50 milioni ». II sindaco ha aggiunto: « E' prevista la nomina di una commissione di assessori e sindacalisti per determinare i criteri e le modalità di distribuzione del fondo, essenzialmente nell'intento di aiutare le famiglie che si possono ritenere in particolari condizioni di bisogno, in rapporto anche alla loro composizione (numero di persone occupate e numero di persone a carico), per la decurtazione dei salari in seguito alle vicende sindacali. Il Comune di Torino si augura che altre amministrazioni e altri enti st associno nel versamento di contributi che consentano di allargare l'efficacia di questa iniziativa di solidarietà umana verso i lavoratori ». La sera prima, in Consiglio comunale, il sindaco e l'assessore al lavoro dr. Valente — rispondendo alle interrogazioni de, psi e pei per un intervento urgente dell'amministrazione — avevano assicurato che l'argomento sarebbe stato discusso prima in una riunione tra assessori e sindacalisti, poi nella seduta della Giunta. L'incontro con i sindacalisti è avvenuto a Palazzo Civico. Sono state esaminate le possibilità di aiutare le famiglie in difficoltà, con interventi sia diretti e sia indiretti. Le richieste erano: un fondo iniziale di 100 milioni per i sussidi, sgravi fiscali e dilazioni di pagamento degli affitti e dei servizi gestiti dalle aziende mu- nicipall. Al termine gli assessori dichiaravano che avrebbero riferito in oiunta le proposte. Come si ricorderà, l'ordine del giorno dei comunisti proponeva di differire al 1" gennaio '70 il pagamento di imposte e fitti delle case municipali e bollette della luce; acquisto di derrate da vendere a prezzi largamente inferiori a quelli correnti, d'accordo con l'Alleanza Cooperativa e i negozianti; rimborso di spese scolastiche. Anche la segreteria della Cisl chiedeva di « intervenire presso le società od enti erogatrici di servizi (energia elettrica, gas, acqua ecc.) perché si astengano dal procedere nei confronti delle famiglie di lavoratori che non siano in grado di provvedere ». Un ordine del giorno dei socialisti proponeva al Consiglio comunale ti di costituire una commissione che, in accordo con i rappresentanti delle forze sindacali, avvìi misure di emergenza a favore di quei settori (legati soprattutto alla più recente immigrazione) che non hanno superato il reddito di mera sussistenza e sono quindi più esposti alle decurtazioni salariali conseguenti alle rivendicazioni in atto ». La Giunta, nella riunione durata dalle 18,30 alle 21,30, ha esaminato i vari documenti e ha ascoltato la relazione degli assessori sull'incontro con 1 sindacati. Quindi l'assessore Magnano ha esaminato tutte le possibilità di (f reperire nel bilancio già sovraccarico i fondi necessari per lo stanziamento di solidarietà ». Si è constatato che era Impossibile trovare i 100 milioni richiesti e ci si è quindi dovuto limitare a stabilire che il contributo del Comune « non sarà inferiore ai 50 milioni », con la speranza cioè di poter elevare la cifra. Quanto alle altre richieste (dilazioni fiscali e dei pagamenti di servizi), viste le difficoltà tecniche e giuridiche per il loro accoglimento, la Giunta ha pensato di « comprenderle nell'appello lanciato ai vari enti affinché contribuiscano all'iniziativa di solidarietà ». La Giunta della Provincia, presieduta dall'avv. Oberto ha incaricato l'assessore al lavoro Elia di prendere contatto con 11 Comune per concordare gli interventi più opportuni « a favore del metalmeccanici in sciopero ».

Persone citate: Magnano, Oberto, Vecchietti

Luoghi citati: Battipaglia, Comune Di Torino, Ivrea, Latina, Milano, Pisa, Torino