Miliardi di dollari riprendono la corsa verso nuove frontiere

Miliardi di dollari riprendono la corsa verso nuove frontiere Dopo la rivalutazione ufficiale del marco Miliardi di dollari riprendono la corsa verso nuove frontiere Defluiscono dalla Germania alla ricerca di altre speculazioni e per la necessità di chiudere i conti commerciali rimasti in sospeso - Prima conseguenza: il marco è stato quotato al di sotto della nuova parità In due anni tre successi (Per i capitali vaganti) La rivalutazione del marco è finalmente un tetto compiuto e la speculazione internazionale può tirare le somme: le cose sono andate addirittura meglio del previsto per coloro che hanno puntato sulla moneta tedesca come obbiettivo interessante e poco pericoloso. D'altra parte, decisa l'operazione, era più che opportuno modificare la parità nella misura maggiore possibile per ottenere il risultato previsto e impedire che a breve scadenza si ripetesse un fenomeno analogo. Un guadagno dell'8,50% è più che discreto perché gli speculatori non possono avere sostenuto spese maggiori del 340Zo ivi compresa la perdita d'interessi rispetto a investimenti a breve termine in dollari e franchi svizzeri. Dopo la sterlina e l'oro, è questo il terzo successo in due anni e non vi è da pensare che sarà l'ultimo. Vi sono alcuni miliardi di dollari che stanno defluendo dalla Germania e non è ancora chiaro quale sarà l'oggetto delle nuove scorrerie. Il movimento di capitali ha intanto favorito il franco svizzero, il fiorino olandese, il franco belga e la lira italiana. Anche la sterlina ha migUorato, soprattutto nei cambi a termine, con immediato vantaggio per l'economia interna. Una ripercussione favorevole si è avuta anche sul mercato dell' eurodollaro con tassi in notevole ribasso. Per depositi a tre mesi si ottiene ora meno del 9Vo contro il 10,5-ll0Zo di un mese fa. Ancora più sensibile la differenza per i franchi svizzeri: 60A a 90 giorni contro il 10-120Zo raggiunto in estate. Per contro gli euromarchi sono passati dal 4 0,'o circa di settembre al 7-80Zo, logica ripercussione della rivalutazione. In questo caso infatti il ritiro di ingeritissirni capitali non può che produrre una stretta creditizia all'interno del Paese. La migliorata situazione della liquidità internazionale era attesa dai gruppi finanziari specializzati in emissioni di prestiti e già in questi giorni sono in fase di lancio alcune importanti emissioni di grandi società statunitensi. Il tasso previsto è molto alto — 8 Vo con emissione sotto la pari — e ancora nettamente concorrenziale per il mercato interno di alcuni paesi e fra questi l'Italia, ma evidentemente necessitano condizioni molto allettanti per portare a felice compimento queste nuove iniziative. Gli esperti prevedono infatti che la relativa abbondanza di capitali internazionali non durerà a lungo: negli Stati Uniti i prezzi salgono tuttora in misura allarmante e l'attuale stretta creditizia non potrà essere allentata a breve scadenza. Inoltre sono da prevedere nuovi movimenti speculativi verso monete ritenute sottovalutate rispetto ad altre, e soprattutto al dollaro. Anche la lira potrebbe essere soggetta a forti spinte rivalutative. Dopo un mese, quello di settembre, valutariamente molto pesante, durante il quale la Banca d'Italia ha dovuto quasi quotidianamente difendere il limite massimo di oscillazione col dollaro di 629,50 e che le statistiche ufficiali confermeranno, in pochi giorni la tendenza si è rovesciata. Il rientro di capitali e l'afflusso di denaro fresco proveniente dalla Germania hanno fatto addirittura precipitare il corso delle valute più importanti, fatta eccezione naturalmente del marco. Contro dollari, da 629,50 di giovedì 16 la lira è ora a 625,44 un limite che non si registrava da tempo. Renato Cantoni (Dal nostro corrispondente) Bonn, 27 ottobre. La rivalutazione del marco e il ritorno a una parità fissa (3,66 marchi per un dollaro) dopo quattro settimane di quotazioni fluttuanti, ha avuto un primo effetto appariscente, peraltro atteso: una fortissima richiesta di dollari, la quale ha portato la valuta americana al limite superiore di oscillazione, 3,69 marchi per un dollaro, cioè vicinissimo alla quotazione 3,70 che era sta¬ ta indicata dal mercato libero. Gli acquisti odierni di dollari, — secondo gli esperti finanziari — dovrebbero continuare nelle prossime due settimane, fino a far defluire circa 12-15 miliardi di mar- ( chi (2040-2550 miliardi di lire, al nuovo cambio). Lo si spiega con il fatto che gli importatori tedeschi, in previsione della rivalutazione, avevano ritardato i pagamenti delle loro ordinazioni, e ora devono far fronte agli impegni, acquistando dollari. Gli acquirenti stranieri di prodotti tedeschi, dal canto loro, sempre in previsione della rivalutazione, avevano pagato anticipatamente per molti mesi: per questa ragione, nelle prossime settimane la richiesta di dollari sarà di molto superiore all'offerta, e la quotazione della valuta americana si manterrà sul limite superiore della banda di oscillazione di 3 « pfennig » sopra la parità fissa. t. s.

Persone citate: Renato Cantoni

Luoghi citati: Bonn, Germania, Italia, Stati Uniti