Incertezze nella dc per la maggioranza di Fausto De Luca

Incertezze nella dc per la maggioranza Dopo il discorso di Forlani Incertezze nella dc per la maggioranza Le richieste delle sinistre - Oggi si riuniscono gli amici di Colombo e di Andreotti (Nostro servizio particolare) Roma, 27 ottobre. Le vicende interne della de, alle quali è legata la possibilità di costituire un governo di centro-sinistra a quattro (dc-psi-psu-pri), ruotano ormai sulla candidatura alla segreteria dell'on. Forlani (fanfaniano). Il suo discorso di venerdì ha trovato pieno consenso nella corrente di Taviani e nel gruppo degli ex dorotei che hanno seguito Piccoli e Rumor. A sinistra, la corrente di « Base » si è assunta il compito di trascinare tutte le sinistre (oltre alla « Base », le correnti di Moro, di Donat-Cattin, di Sullo) all'appoggio di Forlani, nella convinzione che questi possa far compiere alla situazione interna della de « un salto dì qualità ». Per adesso Moro, DonatCattin e Sullo dichiarano di non avere alcuna pregiudiziale di carattere personale e che si tratta di mettersi d'accordo sulla linea politica. E' la stessa « Base », la più convinta nel sostenere Forlani, che indica stasera nei rapporti col partito comunista « la questione essenziale per eccellenza ». « Qui passa la linea discriminante all'interno della democrazia cristiana come all' interno dello schieramento di centro-sinistra », dice una nota della loro agenzia. La « Base » sostiene che con la dissoluzione della corrente dorotea si è aperta la possibilità di sviluppare nella de «una linea di movimento » e dichiara di essere disponibile indicando questi punti: « Rifiuto dell' alternativa elezioni - quadripartito, nessuna prevenzione verso un quadripartito ma con precisa richiesta di esperire tutte le altre formule possibili nell'arco del centro-sinistra, superamento della delimitazione della maggioranza parlamentare ». « Forze nuove » (Donat- Cattin) riprende una frase dell'on. Granelli per avvertire i « basisti » che « occorre stare attenti alla morte presunta dei dorotei » e che bisogna « essere intransigenti nei confronti di metodi che si spingono fino al punto di fare della morte presunta la ragione per poter continuare ad esistere ». Secondo « Forze nuove », « l'unico fatto serio, se non vogliamo discorrere di schieramenti e di leadership, ma di politica, restano le garanzie di ordine politico da chiedere e da dare, perché la nuova maggioranza rappresenti un taglio netto col passato ». Domani prenderanno posizione gli ex dorotei rimasti con Colombo e con Andreotti, dopo l'uscita dalla corrente di Piccoli e di Rumor. L'atteggiamento, specialmente tra gli andreottiani, sembra molto polemico nei confronti dei loro ex compagni di corrente. Andreotti ha mandato una lettera a Piccoli chiedendogli i motivi della rottura. Gli altri partiti di centrosinistra sono in attesa. Il presidente del psu, Tanassi, ha voluto ricordare, a proposito delle polemiche sulle elezioni anticipate, che «l'eventuale scioglimento delle Camere è una prerogativa che la Costituzione attribuisce al Presidente della Repubblica ». La Malfa, sulla «Voce Repubblicana », invita a misurare le prospettive politiche con la realtà del Paese e con le difficoltà finanziarie finora nascoste dalla buona situazione economica. « Dopo il lungo contendere sugli schieramenti, afferma La Malfa, questi sono ì problemi che bisogna impostare se si vuole uscire dalla crisi ». Fausto De Luca

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