Da oggi a venerdì scioperi generali di 24 ore in quattordici province di Giancarlo Fossi

Da oggi a venerdì scioperi generali di 24 ore in quattordici province Per la casa, la riforma sanitaria e il carovita Da oggi a venerdì scioperi generali di 24 ore in quattordici province Si comincia a Rovigo e a Latina - Giovedì ad Asti - In settimana gli incontri per i metalmeccanici - Ancora da distribuire trecento tonnellate di posta: senza turni straordinari il servizio rimarrà bloccato (Nostro servizio particolare) Roma, 27 ottobre. Per la casa, la riforma dell'assistenza sanitaria e il carovita saranno attuati, in settimana, 14 scioperi generali a livello provinciale. Il lavoro sarà sospeso domani a Latina e Rovigo, mercoledì ad Ancona, Brescia, Como, Cremona e Napoli; giovedì ad Ascoli Piceno, Asti, Benevento, Macerata e Mantova; venerdì a Pesaro e Pescara. Si fermeranno le industrie, le attività agricole e commerciali, i trasporti urbani, parzialmente i servizi pubblici (ferrovie, elettricità, gas, acqua), le operazioni portuali. Non usciranno i giornali normalmente pubblicati nelle varie zone. Nella scorsa settimana, scioperi generali si sono avuti in 11 province, nella prossima si avranno astensioni in più di 15 capoluoghi. Le agitazioni provinciali preludono ad una manifestazione generale, sul piano nazionale, che la Cgil, la Cisl e la Uil stanno preparando per intensi¬ ficare la « pressione » sindacale. Le confederazioni chiedono una nuova politica edilizia che favorisca la costruzione di alloggi per i lavoratori ed eviti qualsiasi possibilità di aumentare gli affitti. Sollecitano provvedimenti per arrestare la lievitazione dei prezzi e del eosto della vita, ma reclamano anche misure urgenti nel settore dell'assistenza sanitaria e in quello fiscale. Il sistema mutualistico è giunto, a loro avviso, al punto di rottura, mentre l'incidenza dei tributi sui salari sarebbe divenuta insostenibile. Le azioni sindacali per questi problemi sociali si intrecciano con numerose astensioni dal lavoro decise per il rinnovo dei contratti o raccoglimento di particolari rivendicazioni economiche e normative. Domani si sciopera nell'edilizia per 24 ore e sospenderanno il lavoro i dipendenti dell'industria del cemento, dei laterizi e dei manufatti in cemento. Proseguono le astensioni articolate dei metalmeccanici e dei chimici farmaceutici. I sindacati dei metalmeccanici hanno esaminato oggi gli ultimi sviluppi della vertenza per il rinnovo contrattuale in vista degli incontri che si svolgeranno in settimana con l'Intersind-Asap per le aziende a partecipazione statale, e con la delegazione degli industriali metalmeccanici privati. Nel settore del pubblico impiego si alternano notizie positive a comunicazioni negative. Dopo la soluzione delle vertenze « aziendali » dei ferrovieri e dei postelegrafonici e della controversia generale per il miglioramento dell'assistenza sanitaria dei pubblici dipendenti, si registrano nuovi motivi di fermento. Gli statali si preparano a proclamare uno sciopero nazionale per protestare contro la mancata presentazione dei provvedimenti esecutivi del riassetto delle carriere e delle retribuzioni I sindacati di categoria aderenti alla Cgil, alla Cisl e alla Uil hanno sollecitato oggi telegraficamente un incon¬ tro con l'amministrazione per concordare i criteri di rapida distribuzione dell'ingente quantità di posta ammassata durante la recente agitazione dei postelegrafonici. Non meno di trecento tonnellate di posta sono giacenti: con i turni normali occorrerebbero parecchie settimane per smaltire le giacenze. Per riprendere il ritmo normale delle consegne sono indispensabili turni straordinari. I lavoratori sono disposti ad attuarli, ma è necessario stabilire le condizioni. Mentre scarseggiano i prodotti dei monopoli di Stato (sale, tabacchi ecc.) in seguito allo sciopero articolato dei dipendenti, si delinea una « serrata » dei tabaccai. Giancarlo Fossi