Brandt eletto Cancelliere di Gianfranco Piazzesi

Brandt eletto Cancelliere Un socialista capo del governo tedesco dopo 39 anni Brandt eletto Cancelliere L'esito della votazione: 251 sì, 235 no, 5 astenuti (forse tre liberali e due de), 4 schede nulle - Pronta la lista dei ministri: 12 socialisti, 3 liberali - Brandt illustra alla televisione il suo programma: riforme all'interno, «aperture» in politica estera - Kiesinger commenta: «Vedremo quanto la mini-coalizione durerà» Ora Brandt prepara una riforma fiscale che garantisca una migliore ripartizione del reddito. La riforma scolastica e le modifiche al codice civile dovrebbero liberalizzare la società tedesca; l'intelligente programmazione assicurata da Schiller e il maggior impulso alla ricerca scientifica dovrebbero garantire l'espansione economica, nonostante i maggiori oneri sociali, reclamati dai lavoratori dopo decenni di disciplina e di sacrifici. Nonostante l'esigua maggioranza odierna, Brandt può sperare in una lunga gestione del potere, ma può giungervi con una politica più « kennediana » che socialista: l'unica che consen¬ ta di saldare quella convergenza di interessi fra mondo operaio e ceto medio, che nelle ultime elezioni si è appena delineata. Alle sinistre europee le riforme di Brandt appariranno perfino timide, ma questo «programma minimo» ha buone probabilità di essere realizzato. I socialdemocratici tedeschi negli ultimi ventanni hanno dato sempre prove di serietà, tanto nelle amministrazioni regionali che al governo con i democristiani; non hanno mai illuso gli elettori, ma hanno sempre saputo mantenere tutto quello che avevano promesso. Gianfranco Piazzesi

Persone citate: Brandt, Kiesinger, Schiller