S'allarga lo sciopero dei minatori inglesi

S'allarga lo sciopero dei minatori inglesi S'allarga lo sciopero dei minatori inglesi Alla manifestazione, non autorizzata dai sindacati, partecipano ora 130 mila operai (Nostro servizio particolare) Londra, 20 ottobre. Lo sciopero dei minatori inglesi si è esteso: ai 70 mila dello Yorkshire, che hanno incrociato le braccia la scorsa settimana, si sono uniti scozzesi e gallesi. Complessivamente, partecipano ora all'agitazione 130 mila minatori, circa un terzo del totale del Paese. La produzione di carbone perduta si aggira sul milione di tonnellate e il danno si rifletterà tra breve pesantemente sull'industria si- derurgica e su quella tessile, che attingono alle centrali termiche. Si tratta di uno « sciopero selvaggio », cioè non sancito, e nel caso specifico disapprovato, dal sindacato di categoria. I minatori hanno pubblicamente sconfessato la loro « Union » invitandone i leaders a dimettersi immediatamente. La vertenza scaturisce dalla richiesta di una settimana lavorativa di 40 ore — inclusi gli intervalli dei pasti — per i dipendenti che svolgono attività in superficie e non in fondo ai pozzi. Il National Coal Board è disposto a concedere un aumento di paga giudicato soddisfacente dagli interessati (2200 lire la settimana) e in più le quaranta ore, ma non gli intervalli. La pausa in contestazione è di venti minuti, su un orario quotidiano di otto ore. I minatori sono decisi a non cedere ed eventualmente ad arrivare ad uno sciopero nazionale a oltranza. Per il momento il pericolo per le altre industrie che dipendono dal carbone non è immediato; ci sono scorte. c. c. * ;— T g ità il

Luoghi citati: Londra