Colpisce a morte con una coltellata l'amico all'uscita da una trattoria

Colpisce a morte con una coltellata l'amico all'uscita da una trattoria Il delitto di sera alla periferia di MUano Colpisce a morte con una coltellata l'amico all'uscita da una trattoria In fin di vita il fratello della vittima, colpito alla schiena mentre sta per fuggire - L'assassino è stato arrestato in una cascina dopo una lunga battuta (Dal nostro corrispondente) Milano, 20 ottobre. Ieri sera poco dopo le 21 in via Alzaia Naviglio, alla periferia di Milano, un giovane, Guido Abbagliato, 21 anni, palermitano, padre di una bambina di pochi mesi, abitante in via Chiesa Rossa 32, è stato ucciso con una coltellata mentre il fratello della vittima, Tommaso Abbagnato, ventinovenne residente in via Chiesa Rossa 47, anch'egli sposato con figli, è stato colpito alla schiena ed ora è in fin di vita all'ospedale policlinico. L'assassino, Domenico Lauro, di trentanni, originario di Grotteria in provincia di Reggio Calabria, è stato arrestato. Ieri sera i due Abbagnato sono andati a cena alla trattoria Zorzi, gestita da Franco Carello, in Alzaia Naviglio Pavese, insieme con l'assassino, il padre di questi, Salvatore di 59 anni e Salvatore Magri, trentenne, da Mammola in provincia di Reggio Calabria, ora abitante in via Chiesa Rossa 71.. I cinque dopo aver trascorso la serata nel locale, bevendo parecchio, usciti continuavano una discussione su una nipote quindicenne degli Abbagnato. A un tratto Salvatore Magri colpiva con uno schiaffo al viso Guido Abbagnato alla cui difesa si fece subito avanti Tommaso. Domenico Lauro allora estraeva un coltello a serramanico e colpiva al torace — dal basso verso l'alto — Guido Abbagnato che si accasciava su uno scalino dì pietra. Poi si rivolgeva contro Tommaso Abbagnato che si dava alla fuga. L'assassino lo raggiungeva dopo venti metri, sul ponte di un canale che si immette nel Naviglio, e lo colpiva alla schiena. Mentre il padrone della trattoria e alcuni avventori richiamati dalle grida sì precipitavano fuori dal locale, i due Lauro e il Magri si allontanavano. Sono rimasti i feriti che con auto di passag- gio venivano portati al pronto soccorso di piazzale 24 Maggio. Qui, viste le gravi condizioni di Guido Abbagnato, il ferito era trasferito al Policlinico, dove però giungeva cadavere. Suo fratello dopo le prime cure era anch'egli portato al Policlinico dove veniva ricoverato con prognosi riservata. Informata del grave fatto di sangue giungeva sul posto la polizia che identificava i tre fuggiaschi. Domenico Lauro e Salvatore Magri erano localizzati poco dopo in via Rimini. Il Magri veniva catturato subito mentre il Lauro riusciva a raggiungere la sua auto e darsi alla fuga. Dopo una battuta di alcune ore l'assassino era rintracciato davanti a un cinema in via Ascanio Sforza. Prima che gli agenti riuscissero a bloccarlo entrava nel locale e scappava da una uscita di sicurezza. Fuggendo nei campi si rifugiava in una cascina dove era bloccato. g. n. » Guido Abbagnato e Domenico Lauro che l'ha ucciso

Luoghi citati: Grotteria, Milano, Reggio Calabria