Università: la piccola riforma domani in commissione Senato

Università: la piccola riforma domani in commissione Senato Dovrebbe essere approvata entro il mese d'ottobre Università: la piccola riforma domani in commissione Senato Prevede l'ammissione di tutti i diplomati a tutte le Facoltà Corso propedeutico per i maestri; possibilità per gli studenti di scegliere un piano di studi, nuove norme sui concorsi (Nostro servizio particolare) Roma, 20 ottobre. Mercoledì prossimo la Commissione Istruzione del Senato inizierà l'esame del progetto di iniziativa parlamentare sui « Problemi urgenti per l'Università ». La legge prevede: l'ammissione a qualsiasi Facoltà dei diplomati dagli Istituti secondari a corso quinquennale; l'istituzione di un corso annuale propedeutico agli studi universitari per i diplomati degli Istituti magistrali e artistici, la cui frequenza, con esito positivo, consente l'iscrizione a tutte le Facoltà: la possibilità, per gli studenti universitari, di scegliere un piano di studi proprio; l'esenzione dalle tasse per coloro che fruiscono del pre-salario; nuove norme per i concorsi a cattedre universitarie. E' probabile che la legge venga approvata entro giovedì. L'atteggiamento dei gruppi politici è questo: i partiti di centro-sinistra sono compatti nel sostenere il provvedimento, i comunisti hanno dichiarato in commissione di essere favorevoli, qualche indecisione da parte del psiup; liberali e missini sono contrari. Mercoledì, dopo la discussione generale, i gruppi del centro - sinistra chiederanno che il provvedimento sia assegnato alla commissione in sede legislativa. Se la legge non sarà bloccata da liberali e missini, che potrebbero chiedere la remissione in aula, quasi certamente verrà approvata entro giovedì prossimo. Subito dopo sarà trasmessa alla Camera. L'obiezione da parte dì alcuni gruppi politici è che si tratta di uno stralcio della riforma universitaria. I firmatari, nella relazione al disegno di legge, hanno però specificato che non si tratta di uno stralcio, ma di una iniziativa tendente a rinnovare fin dall'anno accademico 1969-70 alcune delle strutture più carenti dell'università. La discussione generale non dovrebbe richiedere molto tempo perché quasi tutte le norme comprese nel provve¬ dimento hanno trovato daccordo tutti i gruppi politici (tranne liberali e missini) nel corso del dibattito sulla riforma. Ma c'è dì più: sono stati approvati gli articoli che prevedono la liberalizzazione dell'ammissione all'università. Il ministero della Pubblica Istruzione, riferendosi all'articolo che proroga al 30 novembre il termine dei concorsi a cattedra e delle libere docenze, precisa che i bandi saranno emanati non appena la legge sarà approvata dai due rami del Parlamento. I concorsi riguardano le discipline che hanno già formato oggetto d'esame da parte del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione. Saranno gli ultimi concorsi che si svolgono con le vecchie norme. f. f.

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