Nella dc si è sciolta la corrente che sostiene la segreteria Piccoli di Fausto De Luca

Nella dc si è sciolta la corrente che sostiene la segreteria Piccoli Si cerca un chiarimento all'interno del partito Nella dc si è sciolta la corrente che sostiene la segreteria Piccoli Nella notte si erano incontrati i capi dorotei (Rumor, Piccoli, Colombo, Andreotti) per un estremo tentativo di salvare l'unità del gruppo - Mentre era in corso la riunione, gli amici di Piccoli e di Rumor hanno comunicato lo scioglimento - In settimana la direzione de (Nostro servizio particolare) Roma, 20 ottobre. La corrente dorotea, che aveva la maggioranza relativa nella de, è stata sciolta. L'iniziativa è stata presa dai sostenitori di Piccoli e di Rumor, dopo aver constatato, nella scorsa settimana, l'impossibilità di mantenere una linea unitaria con i gruppi facenti capo a Colombo e ad Andreotti. La notizia dello scioglimento, o meglio dell'uscita di Piccoli e di Rumor dalla corrente di « Impegno democratico », è stata comunicata alle 22 mentre a Palazzo Doria, in via Del Plebiscito, i quattro «leaders » della corrente — Rumor, Piccoli, Colombo, And* eotti — erano ancora riuniti per un tentativo estremo di salvare l'unità, risoltosi nel nulla. Il comunicato di scioglimento è firmato da Gullotti, Rufflni, Bisaglia, Carraro, Vincenzo Russo e Orlando. Come è stato fatto notare, mancano non soltanto gli amici di Colombo e di Andreotti ma anche i bonomiani. Il comunicato dice che per attuare nel partito la chiarificazione sollecitata dal segretario on. Piccoli bisogna superare l'ostacolo delle correnti così come sono organizzate. Questa esigenza, si aggiunge, è stata « condivisa al recente convegno di San Ginesio », e ciò significa che Piccoli e Rumor contano sull'appoggio di Forlani (fanfaniano) e di De Mita (sinistra di «base»). «Questo gruppo, dice ancora il comunicato, ha rilevato il dovere di tutti, e in particolare della corrente maggioritaria, di compiere atti concreti per arrivare a un nuovo modo di far politica all'interno del partito, e ha comunicato la volontà di sciogliere la corrente di "Impegno democratico". Un comitato ristretto dì questo gruppo prenderà i contatti necessari con gli altri gruppi che condividono questo orientamento ». L'accordo con i fanfaniani è stato immediatamente confermato in una dichiarazione dell'on. Forlani: «L'impegno dei vari gruppi della de a ricercare il superamento di vecchie formule di corrente che hanno finito per essere di ostacolo alla vita del partito è un fatto positivo. Che il gruppo più numeroso dia praticamente corso all'invito del segretario politico per un reale rimescolamento e quindi per una nuova possibilità di confronto e di convergenza, è un contributo importante alle possibilità di ripresa e di iniziativa della de ». Al termine della riunione con Rumor, Piccoli e Colombo l'on. Andreotti ha fatto la seguente dichiarazione: «Per la prima volta avevamo cominciato un approfondito dibattito tra tutti i consiglieri nazionali di " Impegno democratico " per formulare una serie di proposte da presentare all'interno del partito. Non vi sono stati dissensi politici di rilievo. La riunione, sospesa venerdì, doveva riprendere stasera. Ci è stato da poco comunicato che una parte di consiglieri, riunitasi separatamente, ha deciso di abbandonare il lavoro comune che ci era stato affidato dal congresso. E' chiaro che chi non condivide il frazionismo deve agire con molta serietà e responsabilità per evitare gravi conseguenze al Paese e alla de in un momento che non è dei più tranquilli ». A sua volta Colombo nel lasciare Palazzo Doria ha detto: «La decisione presa da alcuni consiglieri di "Impegno democratico" di costituirsi in gruppo cade nel corso di una riunione nella quale erano stati affrontati i più importanti temi politici del momento. Finora non si erano manifestati dis¬ sensi sulla ricostituzione del governo di centro-sinistra quadripartito. La discussione aveva anzi contribuito a chiarire meglio i punti di vista. Quanto all'assetto interno del partito, alcuni di noi avevano manifestato, senza porre pregiudiziali di carattere personale, ed in coerenza con gli orientamen¬ ti emersi dal congresso di Roma, la convinzione che — anche al fine di facilitare la ricostituzione del governo quadripartito — fosse necessaria una maggioranza ampia e comprensiva anche delle correnti di sinistra della de ». « La decisione assunta da coloro che oggi si costituiscono in corrente auto¬ noma — ha concluso Colombo — è certamente grave, tanto più che cade in un momento particolarmente difficile per la vita del Paese ». E' nella ricerca dell'alleanza con le altre correnti che i dorotei si sono mossi non unitariamente e alla fine si sono spaccati. Colombo e Andreotti, affermando che bisogna escludere le elezioni anticipate, hanno dato l'impressione di essere vicini a Moro e alle sinistre. E difatti un esponente moroteo ha elogiato ieri la posizione di Colombo. Il segretario Piccoli, pure muovendosi verso la formazione di una nuova più ampia maggioranza, ha mostrato di confidare in un'intesa con la sinistra di «base», già sicuro dell'appoggio di Fanfani. La maggioranza dell'ultimo congresso (da un lato dorotei, fanfaniani e tavianei, dall'altro lato Moro e le sinistre) si è dissolta. I tavianei hanno detto che non si sentono vincolati ad alcuna maggioranza e che non aderiranno ad alcun nuovo schieramento che non comprenda almeno una delle correnti di sinistra. Moro e le "sinistre hanno accentuato la loro alleanza. Una riunione della direzione è prevista in settimana. Ogni previsione sugli sviluppi è difficile. Tutto è estremamente fluido. Tutti i gruppi dicono che non fanno questione di persone per la segreteria del partito. Quanto al governo, il monocolore dovrebbe essere garantito almeno fino al momento in cui non ci sarà un effettivo chiarimento e non si saprà se è possibile passare al quadripartito, trovare altre soluzioni o lasciare le cose come stanno Uno alle elezioni amministifitive e regionali della primavera. Fausto De Luca Roma. Rumor e Piccoli durante una riunione del gruppo di «Impegno democratico»

Luoghi citati: Roma, San Ginesio