Oggi al Mec l'Italia difende i rimborsi fiscali all'export di Sandro Doglio

Oggi al Mec l'Italia difende i rimborsi fiscali all'export Riuniti a Lussemburgo i ministri della Comunità Oggi al Mec l'Italia difende i rimborsi fiscali all'export Per accordarci il rinvio dell'imposta sul valore aggiunto, sì vorrebbe che riducessimo le restituzioni dell'Ige alle vendite all'estero - Si prevede una discussione vivace (Dal nostro corrispondente) Bruxelles, 16 ottobre. I ministri degli Esteri, delle Finanze e dell'Agricoltura dei sei Paesi del Mec si riuniranno domani a Lussemburgo. Da Roma è giunto oggi l'on. Bosco, ministro delle Finanze, ed è annunciato l'arrivo dei ministri Moro e Sedati, a capo di una delegazione che dovrebbe comprendere ben trentacinque persone, tra funzionari ed esperti. La riunione, a livello degli esperti, si è praticamente già iniziata oggi. Uno degli argomenti in discussione interessa in modo particolare il nostro governo: si tratta dell'applicazione dell'imposta sul valore aggiunto in Italia. Roma, come è noto, ha chiesto a Bruxelles di essere autorizzata a prorogare di due anni (fino al 1" gennaio 1972) l'applicazione dell'Iva. Le autorità del Mec, dopo molte esitazioni, hanno parzialmente accettato la richiesta, accordando un rinvio di un anno. Ma hanno posto, come condizione, che il governo di Roma riduca contemporaneamente le « restituzioni » accordate all'esportazione: gli italiani non sono d'accordo. Sul problema si prevede perciò una vivace discussione, tanto più che anche il Belgio vuole rinviare l'introduzione dell'Imposta sul valore aggiunto, senza ridurre gli aiuti alla esportazione. All'ordine del giorno della riunione di domani a Lussemburgo figura un lungo elenco di problemi relativi ai rapporti con l'estero. Sarà discusso (probabilmente senza una decisione, che verrà lasciata al « vertice » di metà novembre), il rapporto della commissione di Bruxelles favorevole all'ingresso della Gran Bretagna nel Mercato comune. L'esecutivo del Mec chiederà un mandato per negoziare con Israele e con la Spagna, e chiederà di potere avere contatti con il Libano e la Repubblica Araba Unita, che hanno chiesto di concludere un accordo preferenziale. I rappresentanti italiani hanno già fatto sapere di volere garanzie sugli accordi con i Paesi mediterranei, per tutelare certi settori economici, soprattutto l'agricoltura. In un quadro più ampio, i Sei dovrebbero riprendere la discussione sui rapporti con i Paesi a commercio di Stato, per realizzare una certa armonizzazione, nel quadro della politica commerciale comune che, per il momento, è ancora soltanto sulla carta. Sandro Doglio

Persone citate: Sedati