Condannato il sindaco che insultò un assessore

Condannato il sindaco che insultò un assessore In Tribunale a Cuneo Condannato il sindaco che insultò un assessore Quattro mesi con la condizionale - L'episodio nel '68 al Consiglio comunale di Roccabruna (Dal nostro corrispondente) Cuneo, 15 ottóbre. (n. m.) Per aver gridato: « Schifoso, lavativo », ad un consigliere d'opposizione durante una seduta consiliare e per aver successivamente afferrato per un braccio l'avversario esclamando: « Io ti ammazzo », il sindaco di Roccabruna — piccolo centro prealpino sopra Dronero — è stato condannato a 100 mila lire di danni morali che saranno devoluti, sembra, in beneficenza. L'imputato — l'albergatore Pietro Acchiardi di 59 anni — non sconterà invece i 4 mesi di reclusione inflittigli oggi dal Tribunale di Cuneo che gli ha concesso tutti i benefici di legge, in quanto incensurato. La sentenza per ora è sospesa, perché i difensori avv. Rossi e Giorsetti hanno ricorso in appello. L'episodio era accaduto la sera del 20 luglio 1968 nel municipio di Roccabruna, mentre il Consiglio comunale era riunito per discutere argomenti di ordinaria amministrazione, quali alcuni problemi di viabilità locale. Fra il sindaco ed il consigliere d'opposizione geom. Raimondo BelUardo, di 37 anni, si originò ad un certo punto un'accesa disputa relativa ad alcune strade vicinali la cui manutenzione sarebbe dovuta passare in carico al Comune. Il sindaco era favorevole all'approvazione della delibera ed il geom. Belliardo contrario, perche a parere suo e di altri consiglieri anche di maggioranza c'erano altre questioni più passanti da risolvere. La discussione degenerò al punto che fra i due volarono paroie grosse. Vista la piega assunta dal dibattito, qualche consigliere ritenne opportuno lasciare l'aula facendo cosi venir meno il numero legale. Nella seduta successiva, la delibera che stava a cuore al sindaco fu bocciata con 7 voti contrari, 4 favorevoli ed 1 astenuto. In seguito, il Belliardo presentò querela contro il sindaco per ingiurie. Al termine dell'istruttoria, l'Acchiardl fu rinviato a giudizio per oltraggio a pubblico ufficiale: tale era infatti la veste della parte lesa durante la seduta consiliare.

Persone citate: Belliardo, Giorsetti, Pietro Acchiardi, Raimondo Beluardo

Luoghi citati: Cuneo, Dronero, Roccabruna