Più attualità che letteratura nelle conferenze dei "Venerdì"

Più attualità che letteratura nelle conferenze dei "Venerdì" Il programma dell'Associazione culturale Più attualità che letteratura nelle conferenze dei "Venerdì" La stagione si aprirà con Arpino - Insieme con i narratori, studiosi d'arte, sociologia e storia - Il convertito Frossard e I'«eretico» Fischer Scrittori, filosofi, giornalisti, storici e studiosi di politica internazionale sono in programma per il nuovo ciclo di conferenze dell'Associazione culturale italiana. I « venerdì » del Carignano, di anno in anno, si presentano sempre meno « letterari » e sempre più attenti ai problemi che maturano nella società: anche quando gli oratori scelti siano noti al pubblico soprattutto per opere di narrativa o di teatro. L'anno scorso il motivo dominante fu quello della contestazione, che culminò nelle accalorate dispute intorno a Marcuse. Quest'anno, a giudicare dai titoli annunciati, il dibattito dovrebbe farsi più stretto, avvicinando i vari argomenti nei loro termini specifici più che in una generica globalità. Due i temi che dovrebbero ritornare con più frequenza: la rivoluzione sociale e il rinnovamento religioso. Ma ci sarà spazio anche per altri argomenti: come l'erotismo, la libertà d'espressione, l'urbanistica. Il ciclo, di quattordici conferenze, s'inizia con quattro romanzieri italiani di prima fila. Aprirà la serie Giovanni Arpino, il 24 novembre. L'autore de II buio e il miele, che sembra essersi, collocato su posizioni controcorrente, non soltanto nella narrativa, annuncia una Guida blu per un itinerario satirico culturale destinata a smuovere le acque nell'ambiente letterario italiano. Una settimana dopo, Antonio Barolini affronterà il tema religioso al quale si è più interessato negli ultimi anni, in saggi e romanzi, ponendo la domanda: « Si può superare " il mio regno non è di questo mondo"? ». Su un versante assai diverso, Enzo Siciliano, autore dei Racconti ambigui e della Coppia, si presenterà il 12 dicembre col titolo, implicitamente polemico, ' « Parliamo di pornografia». E il 9 gennaio il vincitore dell'ultimo Premio Viareggio, l'istriano Fulvio Tomizza, tratterà un motivo da lui assai sentito: « Uomo e scrittore di confine». Il dibattito religioso, aperto da Barolini, dovrebbe essere ripreso, da nuovi punti di vista, con l'intervento di altri oratori. Il 2? gennaio André ~Fròssard, autore del best-seller « Dieu existe, je l'ai rencontré » (uscito in questi giorni anche in Italia) ricorderà la singolare avventura spirituale che l'ha portato dal marxismo al cattolicesimo parlando sul tema « Ero un ateo tranquillo ». Il 6 marzo Luigi Firpo toccherà un punto anche più scottante delle" attuali discussioni sulla fede: «Cristiane¬ simo senza Dìo o Dio senza Cristianesimo? ». Un importante esponente dell'ebraismo, il filosofo Abraham Heschel, già successore di Martin Buber nella cattedra di Francoforte e oggi docente al seminario teologico israelita di New York, parlerà il 4 aprile (eccezionalmente di sabato) su «Chi è l'uomo?». Il tema della rivoluzione sarà toccato dal sociologo Franco Ferrarotti (13 febbraio) con « Violenza e potere nella società contemporanea». Ma ritornerà due settimane dopo, con l'intervento di Joachim Schickel, un esponente della nuova sinistra extraparlamentare tedesca, che da anni si occupa dei problemi della Cina comunista. Parlerà sulla « Rivoluzione culturale» di Mao. Il motivo dell'arte, nei suoi rapporti con la società, dovrebbe essere il tema centrale nelle conferenze dell'architetto Paolo Portoghesi (« L'architettura moderna di fronte alla storia », 20 febbraio) e del giovane drammaturgo Peter Handke, ritenuto lo scrittore più avanzato della letteratura austriaca (« Teatro o cinema», 10 aprile). Ma, soprattutto, sarà affrontato, nel suo nucleo più profondo, dal filosofo Ernst Fischer, l'intellettuale marxista espulso proprio nei giorni scorsi dal partito comunista austriaco per avere condannato l'invasione della Cecoslovacchia. Parlerà il 13 marzo sul tema: « L'arte deve nulla e può tutto ». Due argomenti più ^"clfici tratteranno l'egittologo Sergio Donadoni (.«Spazio e tempo in Egitto », 16 gennaio) e lo slavista Angelo Maria Ripellino, che chiuderà il ciclo il 17 aprile parlando su « Praga magica ». Tutte le conferenze saranno seguite da dibattito, secondo un costume che i «Venerdì letterari » sono andati sviluppando negli ultimi anni. g. c.

Luoghi citati: Cecoslovacchia, Cina, Egitto, Francoforte, Italia, New York, Viareggio