La dc chiede per il divorzio una commissione di parlamentari

La dc chiede per il divorzio una commissione di parlamentari Prosegue il lungo dibattito alla Camera La dc chiede per il divorzio una commissione di parlamentari Deputati e senatori dovrebbero approfondire il problema; intanto la discussione a Montecitorio dovrebbe essere sospesa - Un altro deputato de insiste sul referendum (.Nostro servizio particolare) Roma, 14 ottobre. Un referendum attraverso il quale sondare l'opinione pubblica o, eventualmente, la nomina di una commissione interparlamentare composta da deputati, senatori ed esperti che studino ed approfondiscano il problema sono le due proposte riaffiorate oggi alla Camera durante il dibattito sul divorzio. I due documenti, logicamente, portano la firma di due deputati democristiani: quella dell'on. Donato De Leonardis, un avvocato di Bari, e quella dell'on. Giannina Cattaneo Petrini, una pediatra milanese. Per entrambi i parlamentari, in sostanza, il dibattito che si sta avviando alla conclusione (salvo contrattempi la legge FortunaBaslini sarà votata dall'assemblea entro dicembre) dovrebbe essere interrotto e semmai ripreso in una secondo momento. Per l'altro parlamentare, intervenuto nel dibattito oggi, l'on. Ferdinando Storchi, un giornalista veronese, anche lui democristiano, il problema avrebbe soltanto una soluzione: respingere la proposta di introdurre in Italia il divorzio e, semmai, procedere ad una riforma del diritto di famiglia. Alla Camera, oggi, si è parlato soltanto contro il divorzio: i deputati favorevoli hanno preferito astenersi da qualsiasi intervento, anche per' rendere più spedita la discussione sulla parte generale della legge. L'on. De Leonardis, oltre che riproporre l'eventualità di sottoporre l'argomento ad un eventuale referendum «per sondare la volontà popolare», ha ricordato che, nella realtà, in 'Italia è sempre esistita « una valida tradizione laica antidivorzista ». « Infatti, ha aggiunto, in periodo prefascista un progetto governativo Zanardelli-Coccu Ortu fini per essere bocciato dalla Camera » con le stesse argomentazioni che oggi si oppongono all'introduzione del divorzio; « ed in quell'epoca, ha notato l'on. De Leonardis, la maggioranza parlamentare era composta da partiti laici di tendenza liberale ». L'on. Giannina Cattaneo Petrini (de) nel prospettare la opportunità di una commissione interparlamentare che studi il problema prima che la Camera ed il Senato prendano una decisione così importante, ha ricordato che la stessa Unione Sovietica ha modificato il suo atteggiamento nei confronti del divorzio, introducendo nella legislazione sistemi restrittivi, rendendosi conto della necessità e dell'opportunità di difendere l'istituto della famiglia. L'on. Storchi, infine, nell'ultimo intervento della seduta ha chiesto che la proposta di divorzio sia respinta (« anche perché non interessa la maggioranza e, comunque, non ì ceti più disagiati ») e che, invece, sia esaminata al più presto una modifica del diritto di famiglia. Sul divorzio si tornerà a parlare nell'aula di Montecitorio martedì o mercoledì della prossima settimana. 8- g.

Persone citate: De Leonardis, Donato De Leonardis, Ferdinando Storchi, Giannina Cattaneo Petrini, Ortu, Storchi, Zanardelli

Luoghi citati: Bari, Italia, Roma, Unione Sovietica