Condannato a 22 anni il bandito che sparò contro i tre carabinieri

Condannato a 22 anni il bandito che sparò contro i tre carabinieri La sentenza alla Corte d'Assise di Torino Condannato a 22 anni il bandito che sparò contro i tre carabinieri Bartolomeo Forgia ha accolto il verdetto senza battere ciglio - Assolto il fratello Dieci anni al complice Trompino - L'episodio a Pinerolo dinanzi ad un cinema Si è concluso ieri sera alle 20,30, dopo circa 5 ore di camera di consiglio, il processo contro la « banda del Pinerolese », accusata di associazione per delinquere, tentato omicidio, rapine e una serie impressionante di furti. La Corte d'Assise di Torino ha condannato Bartolomeo Forgia a 21 anni e 8 mesi di reclusione e 5 mesi di arresto; Mario Trompino a 10 anni di reclusione e 7 mesi di arresto. Ha invece assolto per insufficienza di prove da tutti i reati, ordinandone l'immediata scarcerazione, il fratello minore del Forgia, Arturo. Bartolomeo Forgia, la sera del "0 novembre 1966, sorpreso all'uscita da un cinema di Pinerolo, dove si era recato con il Trompino e con il fratello Arturo, tentò di fuggire sparando prima contro un sottufficiale e poi contro un carabiniere. Il militare, per non essere colpito, fu costretto a sua volta a far fuoco e Bartolomeo cadde sul selciato, ferito all'addome. Guarì in una quindicina di giorni. Una perquisizione, compiuta la stessa notte nella casa di Tavernette dì Cumian'a abitata da Bartolomeo e dal Trompino, portò alla scoperta di numerosi oggetti di provenienza furtiva. Il materiale sequestrato fu riconosciuto da molti derubati e, in tal modo, i carabinieri riuscirono a far luce su parecchi furti compiuti tra l'estate e l'autunno del '66. Il p.m. dott. Tribisonna aveva chiesto 30 anni per Bar- tolomeo e per Trompino e 26 anni per Arturo. La Corte ha però assolto tutti gli imputati dall'accusa di associazione per delinquere ed ha riconosciuto soltanto il principale imputato responsabile di tentato omicidio. Quando il presidente dottor Luzzatti ha letto la sentenza, Bartolomeo Forgia è diventato pallidissimo, ma non ha avuto altre reazioni. Sono invece scoppiati a piangere sia Arturo Forgia, sia Mario Trompino. Al suo difensore, l'avv. Bellina, Arturo ha detto: «Mi dispiace per mio fratello ». Il Trompino, scuotendo mestamente la testa, ha commentato: « Giuro su mia madre che questi anni mi cascano addosso per mente. Questa volta non ho fatto nulla. Speravo proprio che i giudici lo capissero ». Il prof. Dal Piaz, difensore del Trompino, lo ha riconfortato, facendogli notare che le accuse più gravi sono ormai cadute e che vi sono migliori prospettive per il giudizio di appello. Nella mattinata aveva concluso la sua arringa l'avvocato Bertone, in difesa dì Bartolomeo Forgia. Il penalista, che ha una notevole esperienza di armi derivante da un lungo servizio militare, si è impegnato a dimostrare che, la sera della sparatoria a Pinerolo, con una pistola « Bernardelli », Bartolomeo Forgia non poteva assolutamente commettere un tentato omicidio, g. a. * Mondovì, 10 ottobre. — Un giovane operalo di Torre Mondovì, Dario Sclandra di 23 anni, è morto oggi alle Molinette di Torino per le ferite riportate in un incidente stradale di cui è rimasto vittima ieri presso Mondovì. Era caduto in curva dal suo ciclomotore.

Luoghi citati: Mondovì, Pinerolo, Torino, Torre Mondovì