Tentativo di occupazione nella notte accorrono i sindacalisti per evitarlo
Tentativo di occupazione nella notte accorrono i sindacalisti per evitarlo Sviluppi dello sciopero alla "Carrozzerie,, di Mirafiori Tentativo di occupazione nella notte accorrono i sindacalisti per evitarlo Alle 23 gli scioperanti dovevano uscire, ma un migliaio sono rimasti per «occupare» il reparto - Intervengono tutti i membri di commissione interna - Arrivano anche un centinaio di sindacalisti - Alle 2 gli «occupanti» erano una cinquantina Stanotte alle 23 la situazione nello stabilimento della Fiat Mirafiori era la seguente. Gli operai della sezione carrozzerie avevano terminato l'orario di lavoro e sarebbero dovuti uscire dalla fabbrica. Si tratta del secondo turno composto da circa 7 mila persone. Il secondo turno di tutti gli altri reparti della Mirafiori, formato da oltre 15 mila operai, è uscito regolarmente alle 23 dopo aver lavorato tutta la giornata. Gli operai della sezione carrozzerie invece sono rimasti qualche tempo nel reparto. Alle 23,30 la grande maggioranza della sezione carrozzerie era uscita. Un migliaio stazionavano ancora nei prati all'interno del recinto della Miraflori o nel pressi del cancelli. (Gli operai del terzo turno carrozzeria, circa 1500, vista la situazione non sono nemmeno entrati in fabbrica e hanno ripreso il tram per tornare a casa). Fuori dei cancelli della fabbrica, nella notte, si sono radunati gruppi di estremisti che hanno innalzato su parecchi ingressi cartelli di « Potere operaio » con la scritta: « Fiat occupata ». A questo punto gli operai del reparto carrozzeria che avevano finito il turno di lavoro alle 23 e che erano rimasti nell'azienda acquistavano la figura di occupanti. I primi a preoccuparsi di questa situazione anormale sono stati i 20 membri di commissione interna della Miraflori che nella notte sono accorsi nella fabbrica per un incontro con gli opo- rai della carrozzeria rimasti nello stabilimento. Poco prima di mezzanotte è accaduto anche un fatto nuovo di rilievo. Mobilitati dalle organizzazioni sindacali sono affluiti ai cancelli della Fiat almeno un centinaio di dirigenti di base dei metalmeccanici e di attivisti. Hanno avuto scontri verbali con gli estremisti ed è volato anche qualche cazzotto. Gli estremisti hanno accolto i dirigenti sindacali al grido di « fascisti ». Gli attivisti sindacali rispondevano: « Andatevene, state rovinando gli scioperi degli operai. Non capite niente ». Lo scontro verbale è proseguito nella notte. La polizia, secondo le intese stabilite in precedenza, ha sorvegliato la situazione a distanza. Nella fabbrica intanto I membri di commissione interna di tutte le correnti cercavano il contatto con gli operai della carrozzeria che non erano usciti dopo il turno di lavoro. Volevano convincerli a rinunciare all'occupazione. Alle 2 gli « occupanti » erano ridotti a una cinquantina. Questa convulsa e difficile giornata trae origine da due fatti. I sindacati hanno proclamato scioperi articolati in aziende di grandi dimensioni, lasciando cosi alla mercé di se stessi, per ore, all'interno della fabbrica, migliaia di operai, come nel caso della sezione carrozzerie di Mirafiori. I membri di commissione | interna non hanno potuto controllarli e gli estremisti dall'esterno dei cancelli li hanno indotti — come sottolinea lo stesso comunicato della Cisl — ad azioni inconsulte. Cosi nella notte, centinaia di attivisti sindacali sono dovuti accorrere ai cancelli della Miraflori per evitare il tentativo di occupazione della fabbrica messo in atto da una piccola minoranza. Sciopero generale per i fitti Stamane i sandacalisti della Cgil, Cisl, Uil si incontreranno per concordare la data e le modalità dell'agitazione. - Ieri sera la ! Cisl ha riunito i dirigenti di categoria per un esame preliminare ciella manifestazione. Baristi - Hanno fatto ieri la prima giornata dello sciopero nazionale di 48 ore per il rinnovo del contratto di lavoro. I sindacati informano che « nelle grandi aziende l'astensione è stata del j 90 per cento. Sono rimasti chiusi I caffè Zucca, Torino, Talmone e Monia, 1 ristoranti Cavai 'd Bròns e Ferrerò ». Si calcola che, comprese le aziende minori a prevalente conduzione familiare, la percentuale media totale degli scioperanti sia stata di circa il 75 per cento. L'agitazione, che prosegue oggi, interessa nella nostra provincia 2500 lavoratori. I dipendenti dei bar, caffè e ristoranti chiedono l'istituzione di un salario minimo nazionale di 65-70 mila lire mensili. I datori di lavoro offrono 40 mila lire. | I 1 Clli Fi ll Mifii | ! j Cartelli « Fiat occupata » stanotte alla Mirafiori j
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