Senato: chiuso il dibattito sulla situazione monetaria

Senato: chiuso il dibattito sulla situazione monetaria Con la replica del ministro Colombo Senato: chiuso il dibattito sulla situazione monetaria (.NojsfrQ. servizio particolare) Roma, 9 ottobre; ' Con la replica del ministro del Tesoro Colombo si è concluso stasera al Senato il dibattito sulla situazione monetaria internazionale. Il liberale Bosso, parlando dell'esodo di capitali, ha ammesso che questi sono attirati dai più alti tassi d'interesse esistenti all'estero, ma ha sostenuto che « concorre a determinare tale fenomeno anche la sfiducia degli operatori economici nei confronti delle forze politiche, sempre piU divise, e del governo che si rivela incapace di contenere le rivendicazioni salariali in lìmiti compatibili con la produttività del sistema ». Bosso si è quindi dichia- saio contrario.. a nuovi aumenti del tasso di sconto, che rappresenterebbero un fréno agli investimenti, è favorevole invece ai diritti di prelievo e all'invito rivolto dal Fondo monetario ai Paesi industrializzati affinché, destinino parte dei loro diritti all'aiuto dei Paesi sottosviluppati attraverso gli organismi internazionali a ciò delegati. Del tutto diverse le critiche dei senatori di sinistra, quasi unanimi nel denunciare i pericoli dell'inflazione importata dagli Stati Uniti e dell'attivazione dei. diritti speciali in quanto mezzo per l'ulteriore finanziamento del disavanzo della bilancia dei pagamenti americana e della guerra nel Vietnam. Pienamente soddisfatto dei diritti speciali di prelievo si è invece dichiarato il socialdemocratico Buzio, con motivazione opposta a quella data dagli oratori di estrema sinistra: l'oro-carta — ha detto — «aumenterà la liquidità internazionale ed eliminerà il predominio assoluto del dollaro quale moneta di riserva ». Il democristiano Martinelli ha giudicato « innovazione positiva ». ai fini della liquidità internazionale, la creazione dei diritti di prelievo; per ristabilire una situazione di equilibrio monetario nel mondo, occorre una politica meglio coordinata in fatto di spesa e di consumi. Colombo ha respinto molte delle critiche mosse ai diritti di prelievo, sostenendo che la ragione prima della loro istituzione è stata la crescente sproporzione fra tasso di crescita del commercio mondiale f+7-8 per cento l'anno) e tasso d'incremento dei mezzi di pagamento internazionale (-1- 2 per cento). Questa sproporzione si sarebbe ancora aggravata col ritorno all'equilibrio della bilancia dei pagamenti americana, da tutti auspicata. Certo, la crisi del sistema' di Bretton Woods è innegabile, ma è da chiedersi — ha osservato Colombo — se si tratti di crisi « del » sistema 0 « nel » sistema. A suo parere la crisi investe solo alcuni aspetti del sistema ed è pertanto superabile: gli accordi monetari del 1947 presupponevano un certo coordinamento delle politiche economiche che non vi è stato a causa del troppo rigido attaccamento dei vari paesi al principio della sovranità nazionale. Il ministro del Tesoro ha infine accettato un ordine del giorno missino nel quale s'invita il governo a garantire la stabilità interna dei prezzi e l'equilibrio dei conti con l'estero; a creare una disciplina fiscale dei fondi di investimento competitiva con i mercati esteri; a « non esporre, ancora una volta, gli operatori economici ed ì rispar| miatori a delusioni ed a cri- 1 si di fiducia ». ar. ba.

Persone citate: Bosso, Buzio, Colombo Senato, Martinelli, Tesoro Colombo, Woods

Luoghi citati: Roma, Stati Uniti, Vietnam