Iri: piani d'investimenti per 3800 miliardi di lire

Iri: piani d'investimenti per 3800 miliardi di lire In parte sono destinati a provocare il decollo del Sud Iri: piani d'investimenti per 3800 miliardi di lire Progetti nei settori siderurgico, elettronico, aeronautico - Se saranno approvati, afferma il professor Petrilli, potranno influire sulla nostra economia per tutti gli anni 70 - Il peso delle aziende passive del gruppo è sceso a circa il sei per cento - Alfa Sud: la produzione di serie avrà inizio nel 1972 - Il bilancio 1968 (Nostro servizio particolare) Roma, 7 ottobre. La relazione sul bilancio dell'Iri per l'esercizio 1968, illustrata stamane dal presidente prof. Petrilli, è ispirata all'orgogliosa consapevolezza che l'istituto si trova «ad un vero e proprio punto di svolta». I progetti già definiti alla data attuale comportano investimenti per la cifra-primato di 3800 miliardi, di cui quasi 1400 nel Mezzogiorno. Per il 1969 sono previsti investimenti di oltre il 25 per cento superiori allo scorso anno. Eppure, il 1968 era già stato un anno di ripresa; dopo la fase espansiva del 1960-'63, dopo la relativa stasi del 1964-'67, il 1968 segna l'avvio di un nuovo ciclo positivo. Ma lo sviluppo sarà più ampio e diversificato di quello, prevalentemente siderurgico, della prima metà del decennio. Se andranno in porto i progetti, oggi all'esame delle autorità politiche, l'Ir! si troverà impegnata in grossi progetti capaci d'influire sulla nostra economia per tutti gli «Anni Settanta». . Oltre al progetto, già noto, di un quinto centro siderurgico, sono in cantiere — per l'elettronica, per l'aeronautica, per l'aviazione civile — iniziative di grande respiro; insieme con il completamento della rete autostradale e telefonica e l'entrata in servizio dell'Alfa Sud, esse dovrebbero finalmente provocare l'atteso decollo del Mezzogiorno. Sotto questo profilo, molte speranze si appuntano sulla apertura al traffico — ormai prossima — della Napoli-Bari: dopo l'esperienza della Roma-Napoli, si ritiene che anche la nuova arteria possa promuovere la nascita di molte piccole e medie indù- strie, ovviando ai pericoli di una eccessiva concentrazione che già si lamentano in alcune zone della Campania, della. Puglia e della Sicilia occidentale. L'Iri è direttamente interessata alla soluzione dei problemi urbanistici posti dal congestionamento di alcune aree metropolitane (Napoli, Taranto ecc.). Salvo casi sporadici di salvataggi dovuti ad interventi politici (come l'Elsi di Palermo e l'Apollon di Roma), le recenti iniziative del gruppo si sono ispirate a criteri di redditività. I risultati del '68 sono stati citati da Petrilli a riprova dell'Osservanza di tali criteri: gl'investimenti, a valori costanti, sono cresciuti dell'll per cento, il fatturato di quasi il 10, l'autofinanziamento di oltre il 20 tanto da coprire il fabbisogno finanziario 1968 delle aziende Iri per oltre il 40 per cento. Il peso delle imprese strutturalmente passive si è venuto riducendo a proporzioni marginali: a circa il 6-7 per cento, un po' meno in termini di capitale investito, un po' di più in termini di personale occupato. Petrilli ha toccato anche questioni d'interesse generale. Ha lamentato « la mancanza di una politica delle abitazioni, che obbliga il lavoratore a dipendere dagli alti costi di un mercato nel quale agisce anche la speculazione edilizia », gli alti costi della distribuzione e la carenza delle strutture scolastiche. Quanto al problema dei rinnovi contrattuali, ha ricordato — in base all'esperienza del 1963-'64 — i rischi di aumenti salariali non coperti da paralleli incrementi della produttività, sostenendo la necessità di « una ragionevole gradualità dei miglioramenti nel tempo, insieme con l'indispensabile certezza delle procedure e dei meccanismi conflittuali ». Il presidente dell'Iri ha poi risposto a tutta una serie di domande dei giornalisti. Alfa Sud — I tempi programmati vengono rispettati: lo stabilimento di Pomigliano d'Arco comincerà a funzionare in fase di freserie sul finire del 1971, mentre la produzione di serie avrà inizio nel 1972. Aeronautica — Con un adeguato sostegno statale è possibile per l'Italia rientrare fra i Paesi progettisti e costruttori di aerei commerciali purché si tratti di aerei di nuovo tipo e di piccole dimensioni. Condizione indispensabile per questo « rilan¬ cio » è la creazione di un moderno centro aerospaziale a spese dello Stato. Fiumicino — L'Iri costruirà una grandiosa aerostazione capace di smaltire, nel 1980, un traffico di 19 milioni di passeggeri l'anno e di oltre 120 aeroplani giganti l'ora. Sarà suscettibile dì ampliamenti successivi cosi da soddisfare le future esigenze « almeno fino al 2000 ». Oltre che la costruzione degli impianti, Tiri è disposto ad accollarsi anche la gestione dell'aerostazione. Grande distribuzione — L'Iri sta portando avanti un programma organico che comprende sia la fase agricola del riordino strutturale delle colture sia quella commerciale dell'acquisizione di nuovi supermercati (entro il 1972 saliranno da 16 a 47). Banche — L'emissione di azioni da parte delle banche controllate dall'Iri sarà tale da mantenere al gruppo il controllo del 75 per cento del pacchetto azionario delle tre banche, che attualmente è del 95 per cento per la Banca Commerciale, dell'82 per cento per il Credito* Italiano e del per cento per il Banco di Roma. ar. ba. Il presidente dell'Ili, professor Giuseppe Petrilli

Persone citate: Giuseppe Petrilli, Petrilli

Luoghi citati: Campania, Italia, Napoli, Puglia, Roma, Sicilia, Taranto