Scoperto in Alto Adige l'arsenale dei terroristi di Enzo Pizzi
Scoperto in Alto Adige l'arsenale dei terroristi Le indagini sui recenti attentati Scoperto in Alto Adige l'arsenale dei terroristi Esplosivi, detonatori, armi in un costone roccioso della Val Senales - La miccia è dello stesso tipo di quella usata contro la caserma di Naturno e la ferrovia Merano-Malles (Dal nostro corrispondente) Bolzano. 7 ottobre. Le indagini per scoprire gli autori degli attentati terroristici, compiuti nella notte del 3 ottobre a Naturno contro la caserma dei carabinieri e la Jinea ferroviaria MeranoMalles, hanno portato alla scoperta di un grosso deposito di armi ed esplosivi in Val Senales, località Piverolo. In un anfratto roccioso, al limitare di un bosco, i carabinieri hanno trovato una pistola Beretta calibro 9 con due colpi nel caricatore, ventun cartucce calibro 22, una spoletta da mortaio calibro 81, quarantacinque metri di miccia, 23 detonatori, 19 candelotti di dinamite di fabbricazione italiana, 2 chili di balistite e 1 chilo e mezzo di polvere nera. Gli inquirenti non escludono che si tratti del deposito della squadra terroristica che ha operato, nei giorni scorsi, a Naturno ed a Tel. Dalla Val Senales si può giungere direttamente a Tel e a Naturno battendo sentieri secondari. L'ipotesi che i dinamitardi avessero a Piverolo la loro base è pertanto attendibile. Avvalora questa ipotesi il fatto che nel deposito sia stata trovata anche una « Beretta » calibro 9, cioè un'arma dello stesso tipo di quella usata, il 12 settembre scorso, da un franco tiratore che sparò due colpi contro il maresciallo dei carabinieri Curzi, comandante la stazione carabinieri di Tel. Il sottufficiale era stato preso di mira dal « cecchino » mentre, con l'idraulico del paese, stava entrando in caserma. I due proiettili avevano mancato di poco il bersaglio. Anche la miccia rinvenuta nell'arsenale dei dinamitardi è uguale a quella usata per compiere il più recente attentato contro la caserma dei carabinieri di Naturno e la linea ferroviaria Merano Malles. La Val di Fosse, negli anni scorsi, quando gli attentati terroristici in provincia di Bolzano venivano compiuti senza interruzione, era già servita di base ad una « cellula di terroristi » operante in Val Passiria, che era guidata da Georg Klotz, il «maggiore » degli Schùtzen, attualmente rifugiato in Austria. E' proprio attraverso la Val di Fosse che Klotz, dopo essere stato ferito in una baita di Monte Clava (dove era stato ucciso il terrorista Luis Ampia tz), riuscì ad evitare la cattura ed a riparare oltre confine. Per l'uccisione di Amplatz e il ferimento di Klotz, compiuti da un fotoreporter austriaco, Christian Kerbler, è in corso un procedimento penale. Enzo Pizzi (A pagina 20: I colloqui di Moro a New York con il ministro degli Esteri austriaco Waldheim sul problema dell'Alto Adige). *
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