Lottano per salvare la loro bambina

Lottano per salvare la loro bambina ' *Ì Due genitori a Canelli Lottano per salvare la loro bambina La piccola soffre di un male incurabile - Un primo aiuto di Specchio dei tempi (Dal nostro inviato speciale; Canelli, 7 ottobre. « Morbo di Cooley », « morbo di Di Guglielmo », « anemia mediterranea »: tre definizioni di una delle più terribili malattie che colpiscono l'Infanzia. La scienza medica non ha ancora scoperto le vere cause di questa infermità, sa soltanto che è di origine ereditaria e si manifesta attraverso uno squilibrio dei cromosomi. La sopravvivenza delle creature affette da « anemia mediterranea il è condizionata da frequenti, indispensabili trasfusioni di sangue. Un dramma per tutte le famiglie di questi piccoli sventurati, ma specialmente per quelle che versano in diffìcili situazioni economiche. Un lettore di Canelli ha segnalato a Specchio dei tempi un caso penosissimo. Lorenzo Cancilleri, 24 anni, e la moglie Jolanda Palumbo, venticinquenne, avevano lasciato la Sicilia con la speranza di sottrarsi alla miseria. C'erano riusciti. Il giovane lavora to una fabbrica di mobili, anche la sposa si era sistemata in un'aziènda. Un alloggetto modesto ma decoroso in corso Libertà 12, arredato a poco a poco con 1 simboli della « civiltà del benessere »: frigorifero, lavatrice, televisione. Quattro anni fa l'unione era stata allietata dalla primogenita, Maria. Dopo due anni e mezzo la secon| da, Giuseppina. Sette mesi addietro un maschietto, Vincenzo. Purtroppo, a venti giorni dalla nascita, Giuseppina aveva cominciato a rivelare i sintomi della tremenda « anemia mediterranea ». Disperati viaggi dei due coniugi da un ospedale all'altro, consulti di specialisti, asportazione della milza alla piccina. Tutto inutile: la sua ' vita è legata alle periodiche trasfusioni di sangue. « Tutti i mesi la porto all'ospedale di Alessandria — spiega la donna —, dove la tengono dieci giorni. La mutua provvede al sangue e alla sua degenza, io pago 1200 lire al giorno per poterla assistere durante i. ricoveri. Un calvario che dura da due anni e mezzo. Sono stata corstretta a lasciare il lavoro, mio marito guadagna al massimo SO mila lire al mese compresi gli assegni. Tutti i risi, -rmi sonò andati in fumo, pt '.'.rare avanti abbiamo dovuto farci prestare del soldi dai parenti». Giuseppina stringe tra le braccia un giocattolo, ha il viso cereo. Guardiamo i suoi occhi coli mi di sofferenza e vorremmo, almeno una volta, che Specchio del tempi fosse In grado di compiere un miracolo. Non possiamo far nulla, se non compiere un povero gesto di solidarietà. Consegniamo ai coniugi Cancilleri un primo aiuto di 200 mila lire, affinché al dolore per la malattia I della bambina non continui ad | affiancarsi il disagio materiale. j * gì- i I | j :i Giuseppina Cancilleri

Persone citate: Cooley, Di Guglielmo, Jolanda Palumbo, Lorenzo Cancilleri

Luoghi citati: Canelli, Sicilia