Come si formò l'idea di Europa di Carlo Carena

Come si formò l'idea di Europa CRISTOPHER DAWSON Come si formò l'idea di Europa L'Europa quale entità fisica non è che « una piccola appendice dell'Asia », come diceva Roberto Lopez in un suo studio sulla nascita della civiltà europea. Ma un lungo processo di fusione ne ha pur fatto un'idea ben concreta di civiltà, certo tipica fra le altre della Terra. La sua matrice è da cercarsi molti secoli addietro, al passaggio di antiche culture, cui altre si sovrappongono con violenti contrasti o simbiosi spontanee: sono i secoli dal IV al X. Allora si concretano e si accostano gli elementi che costituiranno i caratteri distintivi della civiltà occidentale. Questa la tesi sviluppata da Christopher Dawson in un volume non sfuggito nel '39, vigilia d'una guerra che si può ben dire intestina, all'attenzione di Cesare Pavese e ora ripresentato nella sua traduzione. L'analisi del Dawson mira a discernere gli elementi costitutivi della cultura europea, del modo tutto nostro di volgerci verso la realtà: ciò che va molto oltre una unità polìtica. L'unità politica di gran parte dell'Europa era stata attuata fin dai primi due secoli dell'era moderna da Roma; ma l'unità spirituale non si attuò che più tardi, appunto dal IV-V secolo, con la diffusione della cultura fondamentalmente greca attraverso le scuole, soprattutto di retorica. La sopravvivenza della letteratura classica e della tradizione retorica formò « l'abito mentale » europeo, realizzando quell'atteggiamento critico di fronte alla vita che lo caratterizza tuttora. Quanto rimase escluso dalle forze operanti dell'impero, trovò il proprio elemento catalizzatore nel cristianesimo. Stabilita saldamente sul cardine della sede papale romana e sulla struttura organica che ne discendeva, la Chiesa fu il centro di raccolta del malcontento e dell'opposizione popolare, fu il simbolo della protesta contro gli ideali spirituali e l'etica sociale del mondo antico. Perciò non fu coinvolta nel crollo dello Stato romano. Il cristianesimo entra così come fattore determinante non solo spirituale, ma politico, nel processo creativo dell'Occidente. La « materia » la fornirono i barbari, i popoli nuovi Col secolo VI i quattro fattori indicati e analizzati dal Dawson (Stato romano, cultura greca, cristianesimo, nazionalità barbariche) hanno ormai realizzato un loro primo incontro. Le invasioni hanno avviato il processo di mescolanza fra le stirpi germaniche e la società latina, mentre anche dall'esterno premono le culture dei bizantini e degli arabi. Luogo dell'incontro è la Gallio, già aperta a Roma con straordinaria lungimiranza da Cesare, e più precisamente il territorio ancor oggi cruciale fra la Loira e il Reno. Lì ora l'impero carolìngio, sacro e romano e barbarico, pone le basi dell'età nuova, movendo in avanti verso il Medio Evo, il periodo su cui invece preferirà spostare la sua attenzione il Lopez nello studio citato all'inizio (La nascita dell'Europa del Lopez è del '62). Le antitesi che si trovano all'origine della nostra civiltà, quali sono rilevate nella grandiosa sintesi del Dawson, possono spiegare le tensioni sempre in essa presenti in forma esplicita o latente .nel corso dei secoli, tensioni che ne travagliano ma anche arricchiscono lo sviluppo. Carlo Carena CH. DAWSON: La nascita dell'Europa - Ed. Il Saggiatore pagine 334 - L. 1000.

Persone citate: Cesare Pavese, Christopher Dawson, Cristopher Dawson, Dawson, Lopez, Roberto Lopez

Luoghi citati: Europa, Roma