L'invisibile oro-carta nuova "moneta,, mondiale

L'invisibile oro-carta nuova "moneta,, mondiale Si è conclusa a Washington l'assemblea del Fondo L'invisibile oro-carta nuova "moneta,, mondiale Sarà distribuita a tutti i Paesi che l'hanno accettata a partire dall'anno prossimo - I diritti speciali di prelievo hanno un solo difetto: non colpiscono l'immaginazione - Carli afferma che occorre rieducare l'opinione pubblica: bisogna distruggere il vitello d'oro (Dal nostro inviato speciale) Washington, 3 ottobre. Le previsioni si sono avverate. I diritti speciali di prelievo hanno ottenuto la maggioranza richiesta per la loro distribuzione. A partire dal 1" gennaio 1970, un nuovo strumento di riserva, non più affidato a fortuite circostanze, ma ad una rigorosa amministrazione e ad una razionale strategia, sarà pertanto immesso nel sistema monetario internazionale. « E' una pietra miliare », ha detto oggi il direttore del Fondo monetario, Pierre-Paul Schweitzer. « E' la fine di un'epoca e l'inizio di un'altra », commentava ieri il nostro ministro del Tesoro Emilio Colombo. L'Italia — come già riferito — ha votato ih favore degli Sdr, la sigla inglese e già universale, e ne riceverà nel primo triennio '70-'71-'72, circa 300 milioni di dollari.\L'emissione' totale del Fondo in questo periodo assommerà a 9 miliardi e mezzo di dollari. Le Nazioni che desiderano partecipare alla prima distribuzione di Sdr hanno tempo fino alla fine dell'anno per depositare sia la ratifica sia il voto. Così farà probabilmente la Francia che, dopo l'aspra ostilità iniziale, ha gradualmente deciso di condividere i benefici della riforma. Chi arriverà troppo tardi resterà escluso dalla prima assegnazione di Sdr, quella del '70, pari a 3 miliardi e mezzo di dollari: dovrà, attendere fino al 1971.1 membri del Fondo monetario sono adesso 113. Come abbiamo detto, 74 hanno ratificato la propria adesione: per la fine del '69 questo numero sarà salito forse a cento. I discorsi degli ultimi giorni hanno dimostrato come l'opposizione agli Sdr sia in realtà svanita, più nessuno sembra temere questo « esperimento ». Persino il Sud Africa, massimo produttore mondiale di oro, s'è unito ai Paesi pronti ad accettare la nuova, invisibile e intangibile « moneta ». Ed ecco, in breve, un panorama degli altri argomenti discussi al convegno e dei progressi compiuti: Aumento delle quote al Fondo. — Sono tutti favorevoli Le quote vengono accresciute ogni quinquennio, ma questa volta le si vuole elevare notevolmente. Le risorse a disposizione del Fondo saliranno probabilmente dagli attuali 21 miliardi di dollari a circa 30. La partecipazione italiana, ora di 625 milioni di dollari, dovrebbe arrivare nei pressi del miliardo. Nei prossimi mesi si concorderà la misura dell'aumento. Sarà un altro contributo alla liquidità internazionale. Riforma dei cambi. — Seppure con grande cautela, si srudierà come attenuare l'eccessiva « rigidezza » delle parità. Nel suo discorso conclusivo Schweitzer ha detto oggi che tale studio dovrà tener conto non solo della struttura dei cambi, ma anche dell'interesse dei singoli Stati. Ma — ha aggiunto — vi è già una convergenza di vedute sulla « desiderabilità e possibilità » di rafforzare il sistema con un « limitato aumento nella flessibilità delle variazioni ». Aiuti ai Paesi sottosviluppati. — E' comune la consapevolezza della necessità di accrescere e meglio organizzare tale assistenza. Bisogna ora formulare una nuova vasta strategia. Oggi, il presidente della Banca mondiale, Robert McNamara, ha dichiarato di « condividere il parere » di Emilio Colombo, secondo il quale i grandi Paesi industriali dovrebbero versare, a beneficio dei Paesi in via di sviluppo, una « frazione » dei diritti speciali di prelievo loro assegnati. Marco tedesco. — Alcuni sostengono che l'iniziativa tedesca di questi giorni facilita l'avvento di cambi più flessibili: è vero, ma solo in parte. Schweitzer ha ripetuto stamane che « la posizione del marco sarà regolarizzata appena possibile ». In una conferenza stampa, il presidente della Bundesbank, Karl Blessing, diceva ieri sera di essere favorevole ad una « piccola rivalutazione ». Oro. — Il varo degli Sdr ha inflitto al metallo un colpo forse mortale. Il Wall Street Journal « rivela » oggi che alcuni Paesi, come Francia e Inghilterra, avrebbero usato valuta sudafricana ottenuta nel corso di prelievi dal Fondo monetario per acquistare oro da Pretoria. L'ammontare si aggirerebbe sui 100 milioni di dollari tra il '68 e il '69. Non lo si può escludere, ma ciò non cambia la prospettiva a lungo termine. E' cominciato il tramon to dell'oro. Fra dieci o quindici anni — diceva domenica 11 governatore Guido Car¬ li — l'oro sarà forse abbandonato « definitivamente » come strumento monetario e i Paesi del Fondo « concorderanno democraticamente la creazione di moneta internazionale ». L'« amministrazione » degli Sdr sarà affidata al Fondo monetario che, con questo nuovo incarico più il previsto aumento delle quote, diverrà l'ente internazionale con maggior prestigio e potere. Quando uno Stato vorrà convertire alcuni dei suoi Sdr in moneta utilizzabile si rivolgerà al Fondo, che designerà uno o più Paesi, scelti tra quelli con consistenti riserve. Se i designati saranno, ad esempio, Italia e Germania, queste due nazioni daranno al richiedente lire e marchi e ne riceveranno in cambio Sdr (materialmente, non riceveranno nulla: tutto avverrà sui libri contabili del Fondo). Quelle lire e quei marchi saranno ovviamente convertibili in dollari presso la « riserva federale» americana. Tre punti importanti. Chi ha aderito all'accordo non può rifiutarsi di accettare Sdr. Tutto avverrà tramite il Fondo. Gli Sdr non sono convertibili al fine di variare la composizione delle riserve, devono essere usati solo per la bilancia dei pagamenti. Secondo molti economisti, gli Sdr hanno un solo difetto: non colpiscono l'immaginazione. Il nome è arido, il meccanismo astruso: occorrerebbe una campagna pubblicitaria. E' in realtà quanto dice Carli. Dichiarava domenica: « Occorre rieducare la pubblica opinione, che continua ad attribuire all'oro un valore intrinseco... Bisogna distruggere il "vitello d'oro" ». Mario Ciriello Washington. McNamara, dopo il discorso di ieri (Tel.)

Persone citate: Carli, Emilio Colombo, Karl Blessing, Mario Ciriello Washington, Paul Schweitzer, Robert Mcnamara, Schweitzer

Luoghi citati: Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Pretoria, Sud Africa, Washington